Maria Prymachenko l’artista ucraina amata nel mondo
Le sue opere sono note nel mondo e artisti come Picasso e Chagall le hanno apprezzate traendone ispirazione. Eppure Maria Prymachenko non ha mai lasciato la sua Ucraina, divenendo un’icona dell’arte Naif.
Maria Catalano Fiore
In questi giorni di guerra tra Ucraina e Russia si parla anche di tante opere d’arte da salvare. Sei siti dell’Unesco importanti, opere d’arte importanti nella loro cultura ed in quella internazionale. Icone, Cristi come quello della Cattedrale di Leopoli, messo in salvo, come durante il secondo conflitto mondiale, ma oltre a queste opere grandiose vi sono quadri sia di artisti russi che ucraini da mettere in salvo.
E non dimentichiamo che sia la Russia che l’Ucraina hanno dato i natali a tantissimi artisti di vario genere e scuola che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte moderna e contemporanea mondiale.
Considerando che stiamo festeggiando le donne, parliamo di una grande artista ucraina donna: Maria Prymachenko e purtroppo, la sua figura è emersa proprio in questi giorni, per la perdita di 25 sue opere a seguito della distruzione del “Museo di Storia Locale” a Ivankiv.
Maria Oksentiyivna Prymachenko nata a Bolotnya il 12 gennaio 1909 dove muore nel 1997.
Nata in una famiglia di contadini ha trascorso tutta la sua vita nel suo villaggio di Bolotnya, nell’Oblast di Kiev, a soli 30 km da Chernobyl.
Prima di ammalarsi di poliomielite, malattia che la rese disabile, frequenta per quattro anni la scuola. La malattia, ovviamente, ha un impatto sulla sua vita e sulla sua arte.
Durante l’infanzia la madre le insegna il ricamo, infatti tra la fine degli anni 20 e inizio dei 30 risulta membro dell'”Associazione di Ricamo Cooperativa di Ivankiv“. Il suo talento viene notato dall’artista Tatiana Floru, che nel 1935 la invita a lavorare presso il “Laboratorio sperimentale centrale del Museo di Arte Ucraina” di Kiev. Qui Maria incontra altri artisti con i quali ha modo di confrontarsi.
A Kiev, Maria si sottopone a due operazioni che le permettono di restare in piedi da sola. Qui incontra anche il suo partner Vasyil Marychuk. Nel 1941 nasce il loro figlio Fedir Prymachenko, purtroppo lui è chiamato al fronte in Finlandia, lei è incinta, ma non hanno il tempo di sposarsi. Maria perde anche un fratello in guerra e decide di rientrare a Ivankiv, lavorando in una fattoria collettiva.
Il figlio Fedir (1941- 2008) diventa a sua volta un maestro dello stile NAIF e come lui i suoi figli Petro e Ivan.
Nel 1936 nella “Prima mostra Repubblicana di Arte Popolare” vengono esposti suoi dipinti, la mostra è itinerante tra Mosca, Leningrado e Varsavia, nel 1937 raggiunge Parigi. Maria va acquisendo notorietà. Nel 1937, proprio a Parigi riceve la Medaglia d’oro dell’Esposizione Universale.
Pablo Picasso, anche lui a Parigi, dopo aver visitato accuratamente la mostra di Maria dichiara: “Mi inchino davanti al miracolo artistico di questa brillante ucraina”.
Molti animali raffigurati da Marc Chagall riprendono i tratti delle sue bestie. Ma Maria non si muove mai dal suo villaggio Bolotnya, dove fonda persino un corso d’arte per bambini.
Le sue opere sono ispirate alle tradizioni popolari ucraine includendo elementi del mondo naturale e delle fiabe, passando dal ricamo alla pittura le sue prime opere hanno sfondi bianchi, poi diventano più audaci.
Tra gli anni 60 ed 80 il suo stile continua a svilupparsi, con dipinti che assumono una tavolozza di colori sempre più vibranti e una nuova scelta di fondi luminosi per le sue opere. Dagli anni 70 in poi comincia a scrivere anche brevi frasi o proverbi sul retro delle sue tele, riferiti all’argomento dell’opera. Nella sua carriera ha dipinto oltre 650 opere.
Maria Prymachenko è stata premiata per la cultura dall’ UNESCO dedicato dal 2009 in poi a lei. Nello stesso anno le viene dedicato un viale a Kiev
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