Medico arrestato. Farmaci letali a pazienti.

Fatti accaduti in ospedale pubblico nel Bresciano. I carabinieri lo accusano di omicidio

GP

Che il giuramento d’Ippocrate molte volte viene accantonato o ignorato per interessi economici fuorvianti non è una gran novità, ma quello che avrebbero accertati i Carabinieri che indagavano su morte sospette di pazienti in un ospedale del bresciano è fortunatamente un caso più unico che raro.

Un medico del pronto soccorso di un ospedale pubblico in provincia di Brescia è stato arrestato e posto ai domiciliari dai Carabinieri del Nas: è accusato di omicidio, per aver intenzionalmente somministrato a pazienti che presentavano i sintomi del Covid-19 farmaci con effetto anestetico e bloccante neuromuscolare. I farmaci somministrati causarono la morte di due di loro. L’ordinabza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip di Brescia.

Indagini complesse, fatte di esami di tutte le cartelle cliniche dei pazienti deceduti. di tre inumazioni di cadaveri per essere sottoposte ad esami autoptici, di analisi di laboratorio particolarmente complesse, hanno portato gli inquirenti ad accertare che in almeno due casi le morti furono causate da un inspiegabile aggravamento dei malati. L’esame delle cartelle cliniche confrontate con gli esami autoptici hanno rilevato l’utilizzo di farmaci che devono essere usati con particolari precauzioni e dosaggi, altrimenti letali, che non erano stati inseriti nelle cartelle cliniche.

Conclusione: mentre il Covid faceva il suo triste compito il dottorino del pronto soccorso gli dava una bella mano. E forse i due decessi potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.

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