Meloni a Kiev con Zelensky: “L’Italia sostiene l’Ucraina senza se e senza ma”
Ribadisce il pieno sostegno a Kiev e sostiene: “Contano i fatti”
La redazione
Ci spiace e lo diciamo apertamente e senza pregiudizi che oggi la visita, a suo modo storica, a Kiev della nostra Presidente del Consiglio dei Ministri al Presidente dell’Ucraina, sia stata offuscata dalla contestuale conferenza a camere riunite di Putin in Russia e di Joe Biden -ospite di Duda- dalla piazza di Varsavia. Ci spiace perché oggi Giorgia Meloni non era una leader di partito, ma rappresentava a Kiev l’Italia intera. Giustamente ha visitato prima d’incontrare Volodimyr Zelenskiy Irvin e Bucha per rendersi conto della tragedia ucraina.
Giorgia Meloni in conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev: “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione russa, l’Italia non intende tentennare e non lo farà…
E’ passato quasi un anno dal giorno che ha riportato indietro le lancette della storia di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”.
Ed ha continuato: “L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace. Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta“.
Ed ancora: “C’è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così... Qua non è in gioco la teoria o numeri astratti ma la vita e la morte della persone, è impossibile girarsi dall’altra parte e sarebbe molto stupido farlo perché gli interessi dell’ucraina coincidono con quelli dell’Europa“.
Meloni ha poi affrontato il discorso di Putin sull’ingratitudine italiana: “Non so se quello di Putin era un avvertimento ma il tempo del Covid era un altro mondo. Il mondo è cambiato dopo il 24 febbraio e non è una scelta che abbiamo fatto noi”. Al posto suo. francamente. avremmo chiesto a Putin di spiegare perché con i due medici russi sono entrati in Italia 102 militari inviati dal Cremlino?
Zelenskiy, grato alla Meloni ed all’Italia per l’amicizia dimostrata con i fatti, non è stato certo tenero nei confronti dell’ultimo commento di Berlusconi: “Il signor Berlusconi parla, ma non ha avuto la casa bombardata da Putin ed i carrarmati russi nel giardino di casa”.
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