Mia Martini

Mia Martini, un monumento alla musica italiana d’autore. L’unica a poter duettare con Roberto Murolo

Nunzia Zampino

Moriva il 12 maggio Mia Martini ♡ 《Mimì》.
Ieri, ventisette anni fa veniva prematuramente a mancare una delle più grandi artiste che l’Italia abbia mai avuto. Moriva in solitudine, con le cuffie in testa mentre ascoltava la sua musica. Il suo corpo verrà ritrovato privo di vita solo tre giorni dopo, lasciando attoniti e con un grande vuoto tutti coloro che l’avevano sempre amata.

Ma la sua arte è andata al di là delle mode e delle generazioni, facendola entrare nel novero dei più grandi ed indimenticabili artisti italiani. “La musica resta la dinamica della vita mia, il suo movimento e respirazione, tutto quel che non appartiene alla staticità. Mi affascina, mi sconvolge, mi offre scintille. Per questo credo che la musica non sia classificabile”, parole di Mia

Loredana Bertè, sorella di Mia Martini: “Provo una sofferenza continua, mi sento in colpa. Se le fossi stata più vicino magari le cose sarebbero potute andare diversamente. Non mi perdono di non aver usato il telefonino che mi aveva dato perché restassimo in contatto. Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e do tutto, anche se sono terrorizzata e ho gli attacchi di panico prima di uscire. Non respiro, ma penso a lei e poi esco. Dopo aver finito il concerto però, mi sento una persona migliore, sento di aver dato più di quello che potevo. Penso che Mimì oggi sarebbe orgogliosa di me”

Con Loredana Bertè

Si è detto all’epoca che si fosse suicidata, che faceva uso di sostanze stupefacenti, ma credo che sia morta per la cattiveria della gente. Di chi l’ha allontanata, con malignità, invidia.
Non facendola più partecipe della vita musicale. Sua fonte di vita. Rimarrà un mistero per tutti coloro che l’hanno amata e che vorrebbero scoprire il perché della sua morte.

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