Morto Calisto Tanzi
Creò l’impero Parmalat e lo fece fallire coinvolgendo nel crac circa 30 mila piccoli risparmiatori
La redazione
Calisto Tanzi aveva 83 ani ed è deceduto per una grave infezione polmonare (non Covid), per cui era stato ricoverato in ospedale, mentre si trovava agli arresti domiciliari a causa di una condanna a 17 anni e 5 mesi per il crac finanziario del Gruppo Parmalat.
Una vita da romanzo di avventura la sua. Un uomo afflitto da ‘delirio di onnipotenza’ avevano affermato i magistrati milanesi l’arresto nel 2003. Negli anni ’80 e ’90 si era affermato come uno dei più grandi imprenditori italiani.
Il crac da 14,5 miliardi di euro della Parmalat “è stato uno dei più gravi, se non il più grave, dissesto finanziario nella storia delle società occidentali” e Calisto Tanzi “ne è stato l’artefice”, aveva sottolineato sostenuto nel 2013 il pg di Cassazione.
“Tanzi ha creato una struttura – scrivono altri magistrati- che ha operato per quasi 15 anni grazie a una serie indefinita di falsificazioni di bilanci e di doppie fatturazioni”.
Coinvolti nel crac circa 30mila piccoli risparmiatori a cui il Tribunale di Milano negò il risarcimento. Tanzi, nato a Collecchio il 17 novembre 1938. avvia la carriera in una piccola azienda di salumi e conserve del padre. A 22 anni ‘inventa’ di fatto il metodo di conservazione del latte e fonda una sua impresa. In Borsa ‘costruisce’ la Parmalat. Poi si espande da Parmatour al Parma Calcio a Odeon Tv.
Ma arrivano i primi debiti e la prima condanna a dieci anni il 18 dicembre 2008 dal Tribunale di Milano. I vari processi vengono finalmente unificati e la condanna definitiva stabilita in 17 anni e 10 mesi con la concessione dei domiciliari. Ma si discute ancora del ‘tesoro’ di Tanzi. Beni e ricchezze che si presumevano occultate e che si scopriranno nel 2009 in Svizzera. Tele di valore, Van Gogh e Picasso, Matisse e Monet, Balla e Cezanne sequestrate che verranno messo all’asta nel 2019 con un ricavato intorno ai 13 milioni di euro. R.i.p.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.