Musica e Cinema
Un connubio indissolubile. Ascensore per il Patibolo,
genesi fortunata di una superba colonna sonora
Antonio De Robertis
La vita è una porta girevole e le circostanze fanno la differenza. L’abbiamo sentito dire mille volte e sarà anche banale ripeterlo, ma è la pura verità.
La storia di oggi, in questo senso è emblematica, come potrete sentire, e vedere, nel cortometraggio originale realizzato sul mio racconto da Mario Tagliaferri. Il set: il Club Saint-Germain; uno studio di doppiaggio e registrazione musicale.
I personaggi e gli interpreti: Louis Malle, regista cinematografico ventiseienne di belle speranze, all’esordio nella settima arte con Ascensore per il Patibolo, il noir che l’ha reso poi famoso; Jeanne Moreau, attrice affermata, colta e intelligente diva, amica di giganti come Orson Welles e François Truffaut; Boris Vian, scrittore, proprietario del Club Saint-Germain, tra i principali animatori della rive gauche, la preferita dagli intellettuali esistenzialisti, frequentatori del quartiere di Saint-Germain-des-Près, che negli anni Cinquanta delle scorso secolo movimentavano la scena culturale parigina; Miles Davis, trombettista e compositore da annoverare a pieno titolo fra i più grandi musicisti innovatori del Novecento e anche un po’ maudit, il che non guasta; Juliette Greco, attrice e musa dell’esistenzialismo che ci ha lasciato, orfani della sua bellezza e sensualità da pochi giorni (che perdita!), amante di Miles; Marcel Romano, produttore intenzionato a realizzare un film sul jazz con Miles Davis.
Dall’incrocio, attivato da una serie di circostanze fortuite, tra interessi (Romano che voleva documentare la jam session, cioè il processo musicale creativo basato sull’improvvisazione collettiva), bisogni (Malle che, finito il film, cercava disperatamente una soluzione per la musica), e con i buoni uffici di Vian, accade il miracolo: Malle racconta l’intreccio e i caratteri. Davis accetta di vedere il film e, entusiasmato dalle immagini, anche di comporre ed eseguire la musica a commento direttamente su di esse, improvvisando.
Tempo di organizzare e, qualche giorno dopo, Miles si presenta in sala di proiezione e doppiaggio assieme al vecchio amico batterista Kenny Clarke, che viveva a Parigi, e a tre francesi: il pianista René Urtreger, il sassofonista Barney Wilen e il bassista Pierre Michelot, che di solito suonava con Jacques Loussier (famoso per le trascrizioni jazzistiche di molte composizioni di Bach).
Così, in una sola notte, è nata la colonna sonora, poi pluripremiata – Prix Louis Delluc 1957 e Grand Prix du Disque de l’Academie Charles Cros 1958 – di Ascensore per il Patibolo.
Un capolavoro.
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