Musica nuova a Firenze
Roberto Fabbriciani descrive la vita musicale della sua città elettiva: Firenze.
Roberto Fabbriciani
A Firenze la vita musicale è stata sempre molto intensa. E’ sufficiente leggere i programmi del Maggio Musicale Fiorentino, delle rassegne musicali e teatrali del Teatro Comunale, del Teatro della Pergola, del Teatro Verdi, oltre che del Conservatorio “L. Cherubini”, del Lyceum, di Palazzo Pitti, di Palazzo Strozzi e di altri spazi quali il Museo Novecento, del MAD (Murate Art District), della Stazione Leopolda.
Grazie alla presenza di illustri musicisti e artisti quali Pietro Grossi, Sylvano Bussotti, Roberto Lupi, Luigi Dallapiccola, Bruno Bartolozzi, Carlo Prosperi, Arrigo Benvenuti, Giuseppe Chiari, Gaetano Giani-Luporini, Albert Mayr, Giancarlo Cardini, Daniele Lombardi, Vincenzo Saldarelli e molti altri, Firenze è una realtà artistica di avanguardia e di innovazione.
Una prestigiosa sede per l’arte sperimentale è stato il Teatro del Rondò di Bacco, un piccolo spazio situato dentro Palazzo Pitti.
Il teatro visse un suo momento di grande importanza nel panorama cittadino tra il 1975 e i primi anni ’80, quando ospitò varie compagnie europee di ricerca, quali Julian Beck col suo Living Theatre, Bob Wilson, Eugenio Barba e l’Odin Teatret, Bread and Puppet, Tadeusz Kantor (La classe morta) ed anche illustri compagnie italiane quali Carrozzone (Magazzini) di Federico Tiezzi con Marion D’Amburgo e Sandro Lombardi, Marchingegno (Krypton) di Giancarlo Cauteruccio con Pina Izzi, e ancora Leo De Berardinis e Perla Peragallo, Massimo Castri, Carlo Cecchi, Giancarlo Sepe, Memè Perlini, Manuela Kusterman, Aldo Rostagno, Paolo Poli, Roberto Benigni. Al Rondò di Bacco Samuel Beckett in persona diresse un’edizione del suo “L’ultimo nastro di Krapp” (Krapp’s Last Tape). E sempre in questa sala lavorò stabilmente la compagnia Ouroborus di quel grande innovatore che è stato il regista Pier’ Alli.
Principalmente il Rondò di Bacco fu sede di tanti spettacoli a cura del gruppo Ouroboros di Pier’alli. Negli spettacoli di Pier’Alli, quali “La signorina Giulia”, “Morte della geometria”, “Impedimenti”, “Winnie, dello Sguardo”, la musica ha avuto sempre un ruolo importante.
Al Rondò di Bacco ho effettuato alcune prime assolute, come “Cantus gemellus” (1973) di Arrigo Benvenuti con la grande soprano Liliana Poli e i “Sonetti a Orfeo”, sull’omonima opera di R. M. Rilke, con musica di Fernando Sulpizi nell’adattamento e messa in scena dal regista Pier’Alli.
Nel 1978 poi collaborai con Pier’Alli alla realizzazione musicale dello spettacolo “Winnie dello sguardo” (nella traduzione di Carlo Fruttero, tratto da Happy Days di Samuel Beckett) con l’attrice e vocalista Gabriella Bartolomei.
Un esperimento tra parola e suono con la voce straordinaria di Gabriella Bartolomei. Io e Gabriella sperimentavamo duettando, cercando ritmi e nuove sonorità tra parola e suono, una sorta di “work in progress”. Lo spettacolo si completò con l’aggiunta di un violoncello e grazie alla scrittura musicale di Sylvano Bussotti. Fu un successo internazionale.
Sylvano Bussotti, nato a Firenze il 1 ottobre 1931, compositore e interprete, pittore, letterato, scenografo, regista, costumista, attore, ha dedicato a Firenze alcune delle sue opere, tra queste “L’ispirazione”, melodramma in tre atti a cui presi parte presso il Teatro Comunale nel 1988 con la regia di Derek Jarman.
Sulla scia dell’esperienza dei concerti programmati al Teatro del Rondò di Bacco nacque nel 1980 il G.A.M.O. (Gruppo Aperto Musica Oggi), fondatori Vincenzo Saldarelli, Massimo De Bernart, Albert Mayr, Lilana Poli, Roberto Fabbriciani e Giancarlo Cardini. Da più di quarant’anni il G.A.M.O., di cui ora è direttore artistico Francesco Gesualdi, svolge una importante diffusione di musica contemporanea.
Oltre alla storica Associazione Amici della Musica (nata nel 1920) altre straordinarie realtà fiorentine sono il centro di ricerca musicale Tempo Reale (fondato dal grande compositore Luciano Berio alla fine degli anni ottanta), Contempoartensemble, Suoni Riflessi, Firenze Suona Contemporanea. …
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