Notte della Taranta 2021
“La Notte Della Taranta” è arrivata quest’anno alla sua 24esima edizione. Una notte indimenticabile nel fascino dell’atmosfera grikanica salentina e dell’affascinante ballo della pizzica tra sacro e profano.
Maria Catalano Fiore
Si è chiusa, come al solito, durante l’ultima domenica di agosto la 24esima edizione de la “Notte della Taranta” 2021 con il “Grande Concertone della Taranta”.
La “Notte della Taranta” rappresenta una tradizione atavica che presenta un linguaggio tutto suo, intraducibile altrove, ma che si esprime nei canti e nelle danze come “Notte di liberazione”.
Oltre alla tradizione, intento del suo fondatore, il compianto Daniele Durante, mancato nei mesi scorsi, era mirare a valorizzare la musica salentina attraverso la sua riproposizione ed anche contaminazione con i più disparati generi musicali. La serata è quindi un particolarissimo spettacolo all’insegna dello stupore, un evento che si ripete da ben 24 anni e che trasmette l’euforia della scoperta unendo insieme tradizione e novità.
Questi versi del nostro amico poeta Biagio Loconte sono senza dubbio esplicativi dell’atmosfera che in queste notti si crea:
PIZZICA….
Pizzica, pizzica indiavolata,
pizzica dannata, che te rigiri all’impazzata,
pizzica d’amore, sconsacrata.
Te rivolti e te rigiri…..,
mò me lassi e mò m’attiri,
mò me fai na creanza
cu n’invito te speranza!
Té ca jieni te li greci….,
sì Taranta, sì pinseri,
sì tempesta incessanti,
pé li Martiri e pe’ li Santi!
Cu lu russu fazzoletto,
ca te porti sempr’ ampietto,
scaccia o dèmone ca mi vola,
sulu isso, lui me pigghia!
Pizzica, pizzica indiavolata,
ca te giri all’impazzata,
pizzica dannata, pizzica sconsacrata!
Biagio Loconte Agosto 2021 dir. ris.
Come sempre, da anni, un pienone: 1.000 persone solo in piazza. Ovviamente tutti muniti di green pass o di certificazione attestante un tampone negativo effettuato nelle 24 ore precedenti. La serata è cominciata con la “Pizzica della Liberazione” un brano scritto dal maestro concertatore Enrico Melozzi un inno che riporta la Terra Salentina ai suoi ritmi prima del Covid.
A condurre è stata la voce del perfettamente salentino “AL Bano” coadiuvato dalle due orchestre: l’Orchestra Popolare della Taranta e l’Orchestra Notturna Clandestina.
Super ospite il trio del VOLO che si è esibito magistralmente in un bellissimo testo in griko “Kali Niftam” ( Buona notte): Pietro Barone, Ignazio Boschetto, Gianluca Ginobile hanno dato davvero il massimo (il linguaggio Grikanico del resto ha molte inflessioni paragonabili al siciliano). Una ballata melodica e struggente che canta di un amore non corrisposto, di un innamorato che, affacciato alla finestra, pensa alla propria amata, alle pene ed ai sentimenti che nutre per lei e che porta nel cuore ovunque vada.
A fare da Madrina/padrona, sul palco è stata Madame la 19enne reduce dal Festival di Sanremo, la nuova voce simbolo della canzone italiana e in assoluto la più giovane “maestra concertista” salita sul palco di Melpignano che ha cantato e ballato interpretando intensamente i brani della tradizione ed il suo “Marea” riagganciato, per l’occasione, con innesti del brano salentino “Aaria caddhipudina”.
Non potevano mancare i Màneskin, vincitori dell’Euro Festival, ormai noti su scala globale.
Suggestiva interpretazione di Rondinella durante la quale l’artista ha indossato un abito straordinario, integralmente realizzato a telaio, ideato dalla designer Annalisa Surace di IJO.
Madame ha cantato, interpretato e scritto anche un brano “ad OC” per la Taranta cantando l’amore sofferto del brano “Dici ca nu me voj piccinna”. Anche l’Orchestra ha ricontestualizzato i brani di “Fimmine fimmine” come un vero messaggio di pace e di coraggio per le donne afgane martirizzate proprio in questo periodo.
Un momento di raccoglimento dovuto in onore dello struggente ricordo di Daniele Durante il creatore e Direttore artistico della “Notte della Taranta” mancato da poco.
Il concerto si è chiuso con la “Pizzica di Aradeo” regalando ancora una volta emozioni al pubblico presente. Bellissima la scenografia di luci e luminarie, progettata da un vero maestro nel settore scenografico Thomas Signorelli. che partiva dall’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano con le sue porte aperte per la prima volta in occasione di questa serata della Taranta.
Tutto l’evento è stato ripreso e sarà trasmesso anche in Tv.: potete rivederlo su Rai 1 in seconda serata, a partire dalle 23, il giorno sabato 4 settembre.
Le luci si spengono, la musica e la Pizzica, mai, tutto al prossimo anno…..
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