Occhi di lupo e fave secche
Si è un formato di pasta, ma sotto questo nome potete passare anche la giornata al supermercato senza trovare niente!
Nonna Camilla
Povero Lupo o altro animale, non lo vogliamo mica accecare! “Occhi di Lupo” è solo un modo nell’idioma dell’alta Murgia, tra Altamura, Gravina e Spinazzola per indicare dei tubettini, o ditalini, come preferite piuttosto grandi. E’ pur vero che il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è zona protetta per lupi e selvaggina, ma noi siamo buoni ed animalisti e….sono solo pasta.
Una ricetta semplicissima, in Puglia abbastanza diffusa, infatti è molto semplice trovare da fruttivendoli, panifici e supermercati le fave secche sgusciate. E’ infatti uno dei piatti più famosi delle cucina pugliese fave e cicorie. Un piatto che nasce spontaneamente e con ingredienti poveri.
E’ ormai storia di secoli, quando le nostre ave contadine andavano per le campagne raccoglievano, oltre alle cicorie, anche erbe commestibili varie per preparare buone minestre. Ma ai loro signori mariti, non bastavano di certo le minestre di erbette e cicorie, dopo una giornata di lavoro, non erano mica a dieta…Anzi. Per questo, innanzitutto, le verdure erano arricchite da un pezzo di carne essiccata o un osso di maiale, insaporiva e faceva anche da condimento; poi il piatto era completato da un bel purè di fave (accuratamente coltivate, raccolte e seccate al sole estivo per i mesi invernali) solo così il piatto arricchito da “una croce d’olio” e da un po’ di peperoncino diventava veramente di sostanza.
Ingredienti: tubettini grandi e un po’ di fave, regolatevi a seconda del numero dei commensali.
Tornando ai nostri Occhi di Lupo. Preparazione facilissima: Mettete a bagno dalla sera prima un po’ di fave per favorirne la cottura. Poi in due pentole separate mettete a cuocere le fave a fuoco lento con due o tre foglie di alloro. Se le preferite più morbide aggiungete una mezza patata cruda a tocchetti, il tutto almeno un’oretta. Quando le fave saranno quasi cotte unite due o tre pomodorini a pezzetti, per un tocco di colore. Unite quindi in una bella coppa di creta la pasta lessata, al dente, alle fave, un filo di olio per condimento e un po’ di peperoncino se lo gradite e Buona degustazione! Con questa ricetta non solo vi leccherete i baffi, ma anche il piatto, parola di nonna Camilla!
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