Orban nei guai!
Il Premier ungherese nuovamente accusato di violazioni dei trattati dall’Unione Europea. Questa volta ha ignorato Schengen.
Viktor Orban non si è limitato, nel chiudere le frontiere ungheresi agli europei, a violare tout court il trattato di Schengen. E’ riuscito, nella sua idea che l’Europa serve solo a finanziare lautamente i suoi progetti e poi mettersi da parte, a creare una eccezione nel proibire il libero accesso di europei in Ungheria. Vale il divieto, infatti, per tutti i Paesi dell’Ue salvo quelli di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, e Slovacchia), per i quali il divieto praticamente non sussiste.
Orban è sempre più convinto di poter sbeffeggiare Ue e Paesi membri che non appartengono al suo clan. Gli è andata male. I commissari europei agli Affari interni, Ylva Johansson, e alla Giustizia, Didier Reynders, hanno chiesto al governo ungherese di ritirare immediatamente “qualsiasi misura” di chiusura dei confini interni “che non sia conforme ai principi fondamentali del diritto dell’Ue” Nell’iniziativa ungherese è stato ravvisata discriminazione tra cittadini dell’Unione. Ad Orban viene imputato, altresì, di aver taciuto venerdì scorso, in sede di coordinamento sulla pandemia, questa sua decisione o intenzione.
Orban non ha proprio capito che i principi di unanimità si sono sgretolati con il Recovery Fund e se pur restano ancora formalmente in vigore, sono già disattesi e non dureranno ancora troppo -anche solo formalmente-. Tanto pregiudica gravemente la posizione ungherese, ma i sovranisti pur di mostrare ai propri elettori, come possono imporsi su tutto e tutti, alla fine distruggono i Paesi ed i popoli che incautamente si sono affidati nelle loro mani.
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