Oriana Fallaci sempre più attuale
Oriana Fallaci è stata una giornalista, scrittrice e attivista italiana già nella resistenza. La prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale, forse la giornalista reporter più famosa al mondo,. Interviste memorabili ed impensabili ed una vista lunga sul futuro del mondo.
Maria Catalano Fiore
Il 15 settembre 2006 ci lasciava, a Firenze, dove era nata nel 1928 Oriana Fallaci.
15 anni senza Oriana, una donna coraggiosa, orgogliosa, indomita ed indipendente. La sua insaziabile voglia di raccontare e il modo in cui lo faceva, l’hanno resa una delle più grandi giornaliste di sempre.
La sua una grande lezione: “Io racconto quello che vedo anche se non vi piace”.
Esce oggi un’Antologia di reportage: “Sveglia, Occidente. Dispacci dalle guerre dimenticate edito dalla Rizzoli (pag. 464, euro 19). E’ proprio Rizzoli che ne diffonde alcuni passaggi, con permesso di pubblicarli. Oriana in queste righe piange e di lacrime sui fronti di guerra ne ha versate davvero tante, non per sè stessa, ma per il nostro futuro che vedeva già nebuloso, ma se fosse in vita, l’avrebbe visto proprio nero.
Oriana Fallaci ha fatto reportage da molte guerre, dal Vietnam, della Cambogia, a quelle indo-pakistane dimenticate, alla prima Guerra del Golfo contro Saddam Hussein, invasore del Kuwait. Reportage in Cambogia con interviste ai soldati americani che si ammutinavano per lo schifo e preti che buttavano la tonaca, cose che il governo USA, ovviamente, lasciava cadere nel silenzio. La Bolivia poi…e tutto il resto
Racconta le sue vere verità anche sul “Risveglio islamico” del 1991 quando vedeva bene quello che sarebbe successo di lì a 10 anni….. e poi a 20 – 30. Nel 1991 raccontava come Saddam avesse incendiato i pozzi di petrolio e che quel fumo denso e nero lei lo sentiva addosso come un presagio di morte (infatti poi è deceduta pe un cancro ai polmoni), ma non solo per lei, ma per tante nazioni che sarebbero state messe completamente sottosopra. Anche in quel momento è tabù toccare l’argomento per non svegliare la tigre dormiente: i ricchissimi sceicchi, proprietari del petrolio, non oppongono resistenza nè a Saddam, nè agli Americani, non amati, ma che fanno comodo per i loro soldi, ed evitano all’aristocrazia degli sceicchi petroliferi di “sporcarsi le mani”. Si va formando ed oggi è forte e potente una “guerra nella guerra” guidata dagli Mullah dei quartieri periferici e da classe media, parassita e meno importante come si può leggere ne “Le radici dell’Odio. la mia verità sull’Islam” pubblicato da Rizzoli nel 2015. Ma non solo, basti pensare ad “Intervista con la Storia” del 1974, ripubblicato come “Intervista con il potere” Rizzoli 2009.
Una raccolta di interviste realizzate da Oriana come inviata per “L’Europeo” e il “Corriere della Sera” nel periodo compreso tra gli anni 60 e 80 del XX secolo. Una galleria di protagonisti internazionali del suo tempo, Statisti di governo e di opposizione, Leader vari, Dittatori e pacifisti, una galleria completa di uomini che hanno fatto la storia della seconda metà del 900.
“Al Qaeda” nasce proprio dalla guerra nella guerra. Osama Bin Laden era ossessionato dalle basi statunitensi in Arabia Saudita….per chi non lo avesse ancora capito, la Fallaci lo aveva previsto già nel 1991. I Militari l’avevano bloccata con un perentorio: “Lei è qui per farci propaganda!” risposta: “No, signor mio. Sono qui per raccontare la verità!”.
A posteriori la Fallaci aveva visto anche il mondo multietnico di oggi, fondato sia su Superpotenze che su potenze regionali ancor più pericolose poiché senza una vera patria.
Oriana Fallaci preferiva essere chiamata “scrittore” al maschile, e disprezzava che alle donne fosse affibbiato un ruolo particolare in ragione del sesso.
Ma con i Reportage si può fare la Storia? La Fallaci ci è riuscita e forse rileggendo i suoi trenta e più libri scritti, o rileggendo, qualche articolo, qualcosa di suo, una cosa qualunque, ci sarebbero chiare molte, ma molte cose.
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