Pablo Neruda
“Non t’amo come se fossi rosa di sale”
Gianvito Pugliese
“Non t’amo come se fossi rosa di sale”
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno
Pablo Neruda
Forse gli anni che passano fanno brutti scherzi, ma non ricordo che una poesia abbia mai riscosso sul nostro quotidiano tanto successo, come la prima uscita sulla poetica di Pablo Neruda, che oggi proseguo. Eppure lavocenews.it oltre che di fatti e costumi internazionali si occupa di cultura, privilegiando la stessa, in tutte le sue forme, oltre che l’internazionalizzazione delle sue pagine. Non è un caso che annoveriamo lettori da quasi tutte le parti del Mondo.
Vorrei provare a leggere insieme a Voi, gentili lettrici e cari lettori, questa poesia. Anzitutto una straordinaria bellissima peculiarità, forse anche contraddittoria, ma magnifica nella sua contrapposizione. Un’ode all’amore oscuro, custodito gelosamente segreto.
Un amore segreto ed incontenibile perché sa trasmettere all’amante “il concentrato aroma che ascese dalla terra” mentre dona agli amanti il privilegio dell’unicità, di entrare talmente l’uno nell’altro da divenire una sol cosa, al punto che “si chiudono i tuoi occhi col mio sonno“.
Alla prossima.
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