Palermo inorridita
Arrestati mamagers della moda. Gestivano giri di prostituzione minorile utilizzando le modelle.
GP
In manette tre imprenditori della moda palermitani. Due sono finiti in carcere ed il terzo ha ottenuto gli arresti domiciliari.
Le accuse che hanno fatto emettere il provvedimento di fermo vanno dalla violenza sessuale nei confronti di minori all’induzione alla prostituzione minorile. Gli arresti sono stati eseguiti dalla squadra mobile , che ha condotto le indagini sotto la direzione della procura palarmitana.
I tre erano tutti titolari di agenzie per modelle ed operavano molto attivamente nel campo della moda.
Un episodio di violenza sessuale denunciato agli inquirenti ha fatto scattare le indagini degli inquirenti che si sono trovati davanti ad un insospettabile giro di prostituzione che faceva capo alle modelle delle agenzie dei tre arrestati.
Su richiesta della procura il gip di Palerno ha apposto la firma sulla custodia cautelare in carcere per Francesco Pampa, quarantunenne, al quale sono stati contestati i reati di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne e Massimiliano Vicari, quarantatreenne accusato di prostituzione minorile ed induzione e favoreggiamento della prostituzione. Il terzo indiziato, di cui sono state rese note solo le iniziali G.F., trentacinquenne, ha ottenuto gli arresti domiciliari ed è indiziato di prostituzione minorile, per aver intrattenuto rapporti sessuali con una ragazza minorenne, in cambio di denaro.
I due finiti in carcere condividevano gli spazi in cui operavano le rispettive agenzie. Il primo era ufficialmente un agente di moda, il secondo prestava servizi di promozione e supporto sul web ad altre imprese del settore. Avevano messo su un’attività insospettabile visto che le iniziative di facciata sembravano essere di assoluto successo con mostre e sfilate organizzate a Milano e Parigi. Attività che probabilmente oltre a gettare fumo negli occhi e nascondere quelle illecite sottostanti, servivano ai due finiti in carcere per ampliare il mercato degli acquirenti. Il terzo era uno di questi ultimi. Avendo frequentazione coi due avrebbe approfittato di una minorenne intrattenendo rapporti sessuali in cambio di denaro.
E’ chiaro che quella emersa è solo la punta di un iceberg. Ora la procura e la squadra mobile stanno certamente dando la caccia ai tanti facoltosi clienti entrati nello squallido giro. E sono parecchi i “signori” che non dormono più sonni tranquilli.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.