Peperoni al gratin
Potete chiamarli come volete, peperoni con la mollica, peperoni al pangrattato, aggiungete olive e capperi ed avrete una pietanza reale.
Nonna Camilla
Peperoni al gratin, una pietanza di derivazione partenopea, ma diffusa in tutta l’Italia meridionale, in Sicilia…
La sua origine si deve a quella cucina franco-borbonica-asburgica in uso nella corte napoletana di Ferdinando e Carolina (Ferdinando II di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo Lorena, figlia di Maria Teresa d’Austria e sorella di Maria Antonietta di Francia). Due regnanti a cui non dispiacevano affatto i piaceri della carne e del palato.
Maria Carolina, che aveva gustato prelibatezze gastronomiche francesi presso la corte di Versailles, aveva “importato” a Napoli anche diversi cuochi francesi che, messi in competizione con i napoletani, hanno prodotto davvero piatti squisiti: il gateau di patate, il filoscio, l’omelette ed altro.
Tornando ai nostri peperoni al gratin (pane grattugiato), chiamateli come volete, comunque restano un ottima pietanza, contorno o cena.
L’uso della mollica di pane raffermo per condire la pasta o le pietanze, è comunque antico e tipicamente meridionale. Nelle aree rurali, quando il formaggio mancava o quello prodotto, era destinato alla vendita, si sopperiva grattugiando la mollica di pane duro, a volte tostata in padella e tantissima fantasia. Sicuramente una marcia in più per i cuochi franco-napoletani.
Ed ecco,, così nascere i “Peperoni al Gratin”, per dargli un nome sofisticato, con la mollica o middij o muddica, nei vari dialetti meridionali.
Ma cosa sono e come si preparano? Hanno preparazione ed ingredienti semplici. Vi sono, comunque, due scuole di pensiero: chi li prepara in padella e chi al forno; chi li frigge e chi li fa prima arrosto e li spella, per poi infornarli. Fate come credete.
Sinceramente io li preparo semplicemente in padella sia per mancanza di tempo, che per un opportuno, risparmio energetico.
Ingredienti: peperoni gialli, verdi e rossi belli duri e carnosi, una manciata di olive, capperi e qualche acciuga dissalati, se volete anche una mezza cipolla, un dito di aceto, un cucchiaino di zucchero, olio e sale q. b., un buon quantitativo di mollica di pane raffermo di tipo casereccio, da sbriciolare o grattugiare o passare nel mixer.
Preparazione: lavate bene, tagliate a metà i peperoni, eliminate gambo e semi e poi riduceteli a listarelle larghe più o meno un dito. Preparate la mollica rafferma e gli altri ingredienti.
In una bella padella concava ponete un filo d’olio, se volete una mezza cipolla tritata finemente che farete appassire per circa un minuto. Aggiungete i peperoni, tagliati a listarelle, uno spruzzo d’aceto, e fateli appassire per 5/10 minuti, rigirando bene.
Aggiungete, quindi, le olive ed i capperi dissalati e rigirate, quando i peperoni saranno quasi pronti aggiungete le acciughe dissalate a pezzetti e un cucchiaino di zucchero per contrastare la sapidità, dopo un altro minuto potete spolverarli bene con la mollica rafferma.
I peperoni sono pronti da gustare nel modo che preferite, pietanza, contorno, cena fra amici, ecc… Un bel piatto di portata, una ulteriore spolverata di mollica e non vi resta altro che gustarli. Parola di nonna Camilla avrete successo, i vostri commensali li spazzoleranno velocemente e con gran gusto.
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