Per i ponte Morandi chiesti 59 rinvii a giudizio

Imputati a vario titolo bel processo per il crollo del ponte di Genova,

La redazione

La procura della repubblica di Genova ha chiesto 59 rinvii a giudizio per gli imputati con maggiori responsabilità bel crollo del ponte Morandi che costò la vita a quarantatré persone.

Gli indiziati, inizialmente erano settantuno, ma tre sono deceduti nel corso delle indagini e per dieci figure minori sono state stralciate le posizioni in attesa di ulteriori approfondimenti sulle responsabilità.

Gli imputati in questo processo risponderanno a vario titolo di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso, omissione d’atto d’ufficio, e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sul lavoro.

Tra gli inquisiti per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio ci sono gli ex dirigenti dell’Aspi all’epoca dei fatti. Per l’Aspi si tratta dell’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, il manager Paolo Berti e l’ex direttore delle manutenzioni Michele Donferri Mitelli, mentre per la Spea, la controllata incaricata delle manutenzioni l’ex ad Antonino Galatà.

Un lavoro certosino, quello operato dalla Procura con la collaborazione della Guardia di Finanza che ha scoperchiato un modus operandi del vecchio management della società: massimo risparmio per una minima spesa in modo da garantire ai soci alti dividendi. Dalla tragedia sono nate altre tre inchieste: quella sui falsi report sui viadotti, quella sulle barriere fonoassorbenti pericolose e quella sui falsi report sulle gallerie e la loro mancata messa in sicurezza. 

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