Personaggi e amici
Roberto Fabbriciani, ci racconta di alcuni personaggi, sempre della galleria dei grandi conosciuti, che nel suo grande cuore occupano un posto particolare
Roberto Fabbriciani
Oggi scrivo qualcosa su alcuni amici artisti.
In occasione di un concerto intitolato “Eco e Narciso” mi fu chiesto di introdurre il programma musicale raccontandone anche il mito.
Il mito, diffuso nella cultura occidentale, è nato nel periodo classico greco e trasmesso poi al mondo romano, narra numerose “storie” di dei, semidei ed eroi. Le loro vicende spesso si intrecciano in nodi molto complicati ed in complesse genealogie e sono tràdite in diverse versioni.
Ebbi modo già di scrivere sul “narcisismo” come necessità su “La Voce News” nel pezzo dal titolo Narciso allo specchio: una necessità?
Ora, a questo proposito, desidero ricordare il mio caro amico Narciso Parigi.
Narciso Parigi è un “mito” in Toscana e soprattutto nella sua Firenze era amatissimo. Cantante popolare e molto colto, è stato anche un attore conosciuto in tutto il mondo. Il suo vasto repertorio comprende l’operetta, canzoni storiche e stornelli ed era anche un ricercatore. Uomo brillante, pieno di fascino amava l’arte. Grande collezionista lui stesso di capolavori, fu parente del grande poeta Giovanni Papini.
Ho partecipato ad alcuni programmi televisivi insieme a Narciso e, con piacere, vi presento questo raro documento.
Nel 1978 collaborai con il regista Pier’Alli alla realizzazione musicale dello spettacolo “Winnie dello sguardo” (nella traduzione di Carlo Fruttero, tratto da Happy Days di Samuel Beckett) con l’attrice e vocalista Gabriella Bartolomei.
Un esperimento tra parola e suono con la voce straordinaria di Gabriella Bartolomei. Gabriella ed io sperimentavamo duettando, cercando ritmi e nuove sonorità tra parola e suono, una sorta di “work in progress”. Il risultato fu straordinario e lo spettacolo ottenne un successo internazionale.
Per lei, Gabriella Bartolomei, scrissi Quarillon (Il sogno di Trillo) una fiaba musicale in un atto eseguita al Teatro Petrarca di Arezzo nel 1986. Vi propongo un ascolto registrato dal vivo.
Il Maestro Fidelmo Mariottini (1883-1971) era molto conosciuto ad Arezzo. Compositore e direttore è stato autore di divertenti componimenti ballabili e canzoni. I suoi brani erano eseguiti dai gruppi e dalle bande del Carnevale di Foiano e di tutta la Valdichiana, talvolta anche sotto la sua direzione. Ho conosciuto il Maestro Mariottini in una di queste occasioni di festa insieme allo straordinario duo di fisarmoniche formato dagli amici Alberto Nocentini e Pierluigi Gallini. Bei tempi! Maestro instancabile, era anche l’insegnante di pianoforte di tanti giovani fra i quali alcuni miei amici. Ricordo molte melodie e tra queste spicca la Chianina, polka suonata, cantata e ballata in splendide coreografie dal Gruppo Folcloristico di Lucignano che sfilava con i carri fioriti della Maggiolata Lucignanese.
Mia zia, Gina Fabbriciani, collaborava come autrice di testi. Gina era consorte di Oreste Fortunati, il nostro barbiere di Porta San Clemente e il suo ricordo mi porta lontano… In quella bottega del “Figaro-Oreste” qualche volta, dopo scuola, mi ritrovavo con parenti ed amici. Partecipava anche Gina che ci leggeva e canticchiava alcuni suoi nuovi testi. Ricordo Tango delle mammole, Lucciola e grillo, La gioia a Foiano, Come marionette, … composti proprio per il Maestro Mariottini. Una persona straordinaria che, con la sua semplicità e attraverso la musica, ha regalato alla nostra terra gioia come pochi hanno saputo fare.
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