Peso corporeo e funzioni cerebrali

Il sovrappeso o l’obesità influiscono gravemente sull’attività cerebrale e aumentano il rischio del morbo di Alzheimer.

Lidia Petrescu

In uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer’s Disease dagli esperti dell’Amen Clinics e del Myrna Brind Center for Integrative Medicine, presso il Thomas Jefferson University Hospital di Philadelphia si afferma che l’indice di massa corporea, o BMI, è associato alla riduzione del flusso sanguigno nel cervello, il che può provocare un aumento delle probabilità di contrarre il morbo di Alzheimer o altre patologie neurologiche.

Quando il peso corporeo di una persona aumenta – spiega Daniel G. Amen, fondatore della Amen Clinics, una delle strutture più rinomate per il trattamento delle patologie legate alla salute mentale – la sua attività cerebrale nelle regioni del cervello diminuisce, così come il flusso sanguigno che raggiunge l’organo cerebrale”. Il team ha sottoposto ai test oltre 17 mila pazienti, e ha riscontrato un collegamento tra obesità e problematiche patologiche.

Secondo Andrew Newberg, neuroscienziato del Myrna Brind Center for Integrative Medicine “Un BMI eccessivamente alto – è anche associato a depressione, disturbo da deficit di attenzione, iperattività, o ADHD, disturbo bipolare, schizofrenia, dipendenze, tendenze al suicidio e altre condizioni. Questo studio dimostra che il sovrappeso o l’obesità influiscono gravemente sull’attività cerebrale e aumentano il rischio di malattia di Alzheimer, nonché molte altre condizioni psichiatriche e cognitive”. Le statistiche recenti in Usa mostrano che il 72 per cento degli statunitensi è in sovrappeso, il 42 per cento dei quali obesi.

Per George Perry, caporedattore del Journal of Alzheimer’s Disease and Semmes Foundation “Questo lavoro ribalta la prospettiva dell’Alzheimer come una patologia legata all’avanzare dell’età e pone al centro dell’attenzione anche lo stile di vita. Si tratta di una svolta rivoluzionaria”. Gli autori sottolineano l’importanza di affrontare il problema dell’obesità e i rischi collegati con interventi mirati volti a migliorare la funzione cerebrale. “La prevenzione – secondo Amen – è fondamentale in questi casi, il nostro lavoro apre prospettive allarmanti, ma abbiamo imparato che l’ambiente può influire sulla salute del cervello e che è possibile adottare abitudini salutari, come un’alimentazione sana ed equilibrata e un programma di esercizio fisico regolare”.

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