Pompei ci stupisce sempre!
Pompei è un’area incredibilmente ricca di reperti fantastici, ma dietro c’è sempre un lungo e certosino lavoro di archeologi e resturatori che svolgono con dedizione e passione il loro lavoro.
Maria Catalano Fiore
Non vorrei gufare, ma….non sono la sola a pensarlo. Diverse riviste del settore, l’Ansa, diversi quotidiani e giornali hanno riportato questa notizia della nuova scoperta Pompeiana. Qualche giornalista ha abboccato, Nino Materi de “Il Giornale” e gli storici no!
Come ho già spiegato, riguardo l’altra scoperta della “Tavola Calda”. Oggetti, soprattutto di tali dimensioni non possono spuntare fuori da un momento all’altro, ma occorrono ispezioni, poi saggi di scavi usando il metodo scientifico creato da Andrea Carandini, poi un lungo lavoro di mesi per arrivare ad un tale rinvenimento.
Con pennelli e spazzoline (come in foto) non vengono fuori dei manufatti di tali proporzioni, sepolti sotto metri di terra e lava, dall’oggi al domani.
Quindi ….il solito ministro Dario Franceschini, tiene in stand by le scoperte per tirarle fuori dal cilindro al momento opportuno.
Di maretta a Pompei nei giorni scorsi già c’era per le dimissioni di due dei quattro “Grandi Saggi”, Stefano De Caro e Irene Bragantini nominati direttamente per gli Scavi dal ministro Dario Franceschini, ma che nelle loro lettere di rinuncia specificano che “Ritengono che non sussistano le condizioni minime di collaborazione” dopo la nomina (Sempre diretta da Dio Franceschini) di un nuovo Direttore del Parco Archeologico di Pompei in giovane tedesco Gabriel Zuchtriegel, già parcheggiato, momentaneamente a Paestum, al posto dell’italianissimo Massimo Osanna, che realmente, in questi anni ha gestito la situazione a dir poco “franosa” di Pompei.
Nei giorni scorsi quindi già i due dimissionari De Caro e Bragandini, avevano scritto al Ministro esponendo le proprie difficoltà nella collaborazione con il nuovo nominato, occorreva “metterci una pezza” in quanto i due consiglieri scientifici non sono due impiegatucci improvvisati. Analizziamo grosso modo:
Stefano De Caro, già Direttore Generale del Mibact, con ottima carriera e assunzione mediante regolare concorso nel 1976. Docente di Discipline Archeologiche in diverse Università italiane.
Dopo il dovuto pensionamento, ha continuato a collaborare in ricerche e siti archeologici di prestigio in Cina, Francia e Russia. Ha al suo attivo quasi 250 pubblicazioni nel settore e numerosi riconoscimenti per Chiara Fama.
Irene Brigantini Direttrice Archeologa del Mibact, assunta sempre con regolare concorso nel 1981, è anche Docente di Scienza dell’ Archeologia presso l’Università di Napoli.
E’ logico che questi due professionisti, del luogo, e con quarantennale esperienza nel Mibact e con Docenza Universitaria si sentano a disagio con il giovane tedesco, messo li quasi di prepotenza, sollevando Massimo Osanna, per poter meglio gestire i giochini del ministro che, ormai si è capito bene, usa Pompei come asso nella manica quando tenta di barare.
Vorrei evitare polemiche, ma anche io ho 40 anni nel Mibact, e con una ricerca tra annali e pubblicazioni del settore, italiane ed estere confermano queste tesi, non solo mie. Ad esempio, tutti i particolari della disputa sono riportati sulla rivista internazionale “ARCHEOME make culture great again”. Con una bella foto.
Ma evitiamo di continuare a sciorinare perle ed esultiamo per la “scoperta” di un simile gioiellino. Quindi esultiamo ed ammiriamo con i Nuovi Vertici del Parco Archeologico l’Indubbio il valore di questa scoperta di questo “carro da parata” emerso dagli scavi nell’area di una villa suburbana, a nord di Pompei.
Dai documenti, e dai diari di servizio, emerge comunque che l’attività di sondaggio nella zona è cominciata nel 2017, poi proseguita, ancor nel 2019, e se la matematica non è una opinione…..siamo a fine febbraio 2021!………
Pompei continua a stupire per il materiale che ancor contiene, materiale che darà ancora decenni di lavoro agli archeologi e di Lustro ai nostri capi politici. A questo punto meglio leggere il Comunicato Stampa di Massimo Osanna che precisa: “Il grande Carro Cerimoniale a quattro ruote è stato rinvenuto nel porticato antistante alla stalla, dove nel 2018 erano emersi i resti di tre cavalli. Si tratta di un ritrovamento unico, che non ha precedenti in Italia, in ottimo stato di conservazione”.
Massimo Osanna è stato nominato neo Direttore Generale dei Musei del Ministero per i Beni Culturali.
Da parte, invece, del nuovo direttore del Parco Archeologico di Pompei, il tedeschino Gabriel, nessuna dichiarazione……aspetta istruzioni.
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