Ponte Adriatico ed altro

Intervistare Giuseppe Galasso o anche solo prenderci insieme un caffè è un’occasione per capire dove andrà questa Città.

GP

Con l’Assessore Giuseppe Galasso ci eravamo incontrati, dopo un’eternità, in occasione dell’inaugurazione dei bei campi da gioco, a Bari, sotto il ponte Adriatico. Iniziativa che mi era piaciuta e avevo considerato positivamente. Ma l’articolo relativo nell’occhiello riportava: “Inaugurata una bella ed utile struttura sotto un ponte inutile e pericoloso.

L’inutilità e la pericolosità risiedeva nel fatto che il ponte fosse stato vietato ai mezzi pesanti, Tir e camion compresi. E dal momento che siamo a Bari, subito era stato fatto due più due. Non solo tra i media ed i cittadini, ma anche tra molti tecnici (ingegneri, geometri, urbanisti etc.) circolava la voce: vietato perchè incapace di sopportare carichi pesanti. Alcuni, comunque non pochi, aggiungevano che calcoli sbagliati avrebbero portato a quel risultato.

“Non è così, sostenne subito Galasso, e te lo dimostrerò”. Così martedì ci siamo visti in Comune. Il chiarimento prima e l’intervista poi all’Assessore Galasso, nella sala Massari.

D. La domanda è stata semplice e diretta: Se i carichi li sopporta, perchè allora deviare il traffico pesante ed impedire ai camion di percorrerlo?

R. Sopporta benissimo, tant’è che al collaudo, facemmo le prove con 24 Tir contemporaneamente sul ponte. Te ne invierò le foto. Non passano di lì perchè il traffico pesante, diretto da e verso il porto dalla circonvallazione o dalla statale 16 e viceversa, abbiamo ritenuto opportuno che impattasse il meno possibile nelle zone urbane ad alta densità abitativa e, giunti alla fine del ponte ed alla rotonda del cimitero. tutte le direttrici di marcia portano in zone ad altissima densità abitativa, con un traffico già da se eccessivo. E fin quì solo una spiegazione attendibile. Ma poi ha precisato che il Comune, utilizzando prevalentemente tratti di strada esistenti e poco percorsi, sta cercando di realizzare una “camionabile” che collega porto, interporto, aereoporto e le due direttici autostradali. Un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di un casello “nord-nord” per intenderci cioè collocato appena un poco più a nord di quello esistente che è di sola entrata ma non consente nella direttrice verso Canosa l’uscita di veicoli che o lasciano l’autostrada a Bari sud, sbucando sulla Bitritto-Bari, o devono uscire a Bitonto. A suo parere, che francamente trovo più che condivisibile, tanto dovrebbe dare al porto di Bari per il traffico merci una grossa occasione di crescita e sviluppo. E per l’ecomomia della Città non è cosa da poco.

D. Soddisfatto e convinto, anche leggermente ammirato della soluzione, anche se tra Sidaco e Assessore Galasso, cioè con due ingegneri ex dirigenti Anas, non trovare una soluzione brillante al traffico pesante sarebbe risultato quasi strano. Passando alle novità: stato dell’arte alla caserma Rossani, bel polmone verde che ormai i baresi conoscono solo da dietro al muro? Un tempo frequentavano le strutture sportive, ma si son chiuse da non so quanto.

R. Entro il prossimo autunno, mese più mese meno, il parco al quale si accede da largo Sorrentino, sarà congiunto col parco Gargasole e la gran parte dello spazio verde sarà aperto e fruibile dai baresi e non solo, visto che tra stazione ferroviaria e realizzazione all’interno della stessa di una stazione bus con 24 stalli anche i viaggiatori di passaggio nei tempi morti ne potranno fruire comodamente. Per il polo bibliotecario regionale si prevede d’inaugurarlo a dicembre di quest’anno e rimane un solo lotto incompleto quello destinato all’Accademia di Belle Arti, che però non rimarrà a lungo una struttura fatiscente, essendo prevista fin dai primi mesi del 2021 l’avvio della progettazione. Da ultimo, ancor prima dell’apertura del parco, il Comune provvederà a uniformare e completare l’illuminazione dei portici di Via Capruzzi, su cui si affaccerà presto il secondo fronte completato della stazione che a piazza Moro come a via Capruzzi avrà gli stessi servizi che, peraltro dal lato Capruzzi avrà a disposizione spazi più ampi, moderni ed accoglienti.

D, Un ultima curiosità. E’ un mercato coperto quello che vedo in costruzione alla mia sinistra alla fine del ponte che collega Pane e pomodoro con Japigia?

R. Esattamente è il mercato destinato a prendere il posto di quelli che impegnano da sempre alcune strade del quartiere Japigia e che rendono difficile la circolazione per non parlare del disagio arrecato ai residenti da sempre. Così si completa il trasferimento di tutti i mercati al coperto.

In chiusura la mini appendice descritta nell’articolo precedente appena pubblicato .

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