Puglia: Ultima seduta del Consiglio Regionale, sciolta per mancanza numero legale.
Ultima seduta senza numero legale. Tutti a casa senza vergogna, ma con disonore.
GP
Che il Consiglio Regionale della Regione Puglia da tempo avesse perso, anzitutto, la dignità era un fatto risaputo. Ma ora abbiamo davvero toccato il fondo. Sulla doppia preferenza di genere, una norma che ove non approvata, comporta il commissariamento ad hoc da parte dello Stato, che con i poteri sostitutivi procede all’approvazione tecnica, si è riusciti a far finire male anche l’ultima seduta con una maggioranza (ma c’è?), anzi con un PD che, per difendere la candidatura dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, si è visto costretto a far venir meno il numero legale. Tutti a casa, era l’ultima seduta prima delle elezioni del 20 e 21 settembre e ci penserà lo Stato.
C’era stata l’approvazione con voto segreto di un emendamento presentato dall’opposizione che avrebbe impedito la candidatura di Lopalco a sostegno del governatore Michele Emiliano. Che la maggioranza abbia votato in parte con l’opposizione è un segno inconfutabile che la maggioranza ormai imbarca acqua come un barcone sfasciato da migranti. Ma Michele Emiliano ci ha abituati a sorprese dell’ultimo momento, per cui nessun pronostico è serio.
La seduta, iniziata con 5 ore di ritardo aveva visto l’opposizione presentare oltre 2000 emendamenti, quasi tutti da Fratelli d’Italia. Non si è trovato alcun accordo ed è cominciato l’ostruzionismo. Il PD aveva presentato un emendamento perchè fosse assicurato anche l’obbligo delle percentuali di genere (60%-40%) nelle liste elettorali, pena l’esclusione dal voto e non intendeva ritirarlo. L’approvazione dell’emendamento “anti Lopalco” è stata la goccia che ha fatto traboccare il vado ed il Pd ha abbandonato l’aula e fatto venir meno il numero legale.
Il Presidente del Consiglio Loizzi altro non ha potuto fare che mandare tutti a casa. Il Consiglio regionale si scioglie dando quest’ultima brutta prova di sè. Ora la palla passa allo Stato.
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