Putiferio al Ravello Festival
De Luca blocca la partecipazione di Saviano ed il presidente Scurati si dimette.
La redazione
Sicuramente Vincenzo De Luca quando ha posto il veto alla partecipazione di Roberto Saviano al Ravello Festival, pensava e sperava che la cosa finisse lì passando sotto silenzio.
Non è andata così: non solo Roberto Saviano ha stigmatizzato ironicamente i veti del governatore, che si comporta da monarca assoluto anche in materia culturale, e pretende che le presenze in Campania agli eventi culturali sia circoscritta ai suoi amici, ma il carico da 11 è rappresentato dalle irrevocabili dimissioni del neo eletto presidente del Festival Antonio Scurati.
L’intellettuale ha dichiarato; “Mi sono bastati, purtroppo, pochi giorni per accertare che i soci fondatori della Fondazione Ravello non rispettano la libertà intellettuale e ignorano i valori della cultura. Da uomo di cultura e, soprattutto, da uomo libero, scelgo di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente.
Due brutti gol incassati dal Governatore De Luca che nel tentativo di rispondere al duo Saviano-Scurati nella consueta diretta del venerdì è riuscito a silurarsi da solo. Allucinanti le sue motivazioni in ordine alle manifestazioni culturali che dovrebbero seguire un’unica linea.
Caro De Luca, Lei non ci avrà quasi certamente letto, ma in molte circostanze l’abbiamo apprezzato e difeso. Ma questa volta a nostro giudizio è indifendibile, non solo perchè i veti non appartengono ai regimi democratici, ma soprattutto perchè le sue linee sulle manifestazioni culturali non se le sognava neanche il fu Minculpop, il Ministero della Cultura Popolare di fascista memoria.
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