Riccardo Scamarcio “L’ombra di Caravaggio”
Riccardo Scamarcio sarà Caravaggio diretto da Michele Placido.
Maria Catalano Fiore
Sarà Riccardo Scamarcio a vestire i panni di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) in un nuovo film.
Un ruolo non di poco conto entrare nei panni di un pittore tanto celebre quanto maledetto, del resto lo stesso suo scrittore/regista/ ed interprete Michele Placido, ha impiegato quasi 4 anni per arrivare alla definizione del progetto.
Una certa somiglianza fisica senza dubbio c’è. E sono sicura che Riccardo riuscirà ad interpretare sia i momenti sereni che i momenti drammatici della vita di questo Grande dell’Arte Italiana.
Ma non è una semplice biografia, come nella miniserie Tv su Caravaggio, andata in onda nel 2007 diretta da Angelo Longoni e magistralmente interpretata da Alessio Boni. Una coproduzione di Francia-Spagna-Germania-Italia. In cui purtroppo era solo Alessio Boni a reggere la scena, collaborando con attori di poco conto che non reggevano l’importanza dei personaggi.
Nella storia di Caravaggio si intersecano personaggi di grande levatura e spessore. Oltre ad essere una Storia molto particolare e drammatica. Ed ecco il significato del titolo “L’ombra di Caravaggio”. Un uomo, un artista che vive in latitanza con l’incubo della mannaia sulla testa, e di un potere occulto che lo segue come un drammatico potere occulto, in una società particolarmente depravata quale la Roma del tardo Rinascimento/barocco, dopo una rissa a Roma in cui Caravaggio si macchia dell’omicidio di un tal Ranuccio, un baro.
Mettere a nudo questo aspetto di Caravaggio significa indagare nella vita di un personaggio molto controverso, Come specifica anche nei suoi studi lo storico Maurizio Calvesi (da poco scomparso). Un personaggio dalle mille sfaccettature che affascina, sconvolge, sovverte ogni idea che si è avuta sinora di questo Grande. Sollevando anche tante domande.
Forse solo Michele Placido poteva tentare di scoprire i lati oscuri del Caravaggio e dopo 50 anni di carriera e 14 film da regista si rimette in discussione con una storia tanto torbida e complicata. Al suo fianco però prende il meglio:la sceneggiatura è di Sandro Petraglia e Fidel Signorile, oltre che dello stesso Michele Placido. Riprese, nei posti dove il Caravaggio ha realmente vissuto Napoli, Roma, dintorni di Viterbo, Sicilia, Frascati e Malta. La produzione italo/ francese realizzata con il contributo del Mibact ecc….
Un cast stellare: Riccardo Scamarcio nel ruolo di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Luis Garrel l’Ombra, Isabelle Huppert nelle vesti della marchesa Costanza Sforza Colonna, una presenza fondamentale sin dalla nascita dell’artista. Micaela Ramazzotti che incarna la prorompente Lena, al secolo Maddalena Antognetti, bellissima cortigiana romana che Caravaggio utilizzerà come modella anche per la Madonna. Michele Placido stesso sarà il Potente e complicato Cardinal Francesco Maria Bourbon del Monte(1549-1627), Ambasciatore della famiglia Medici a Roma.
Al loro fianco una schiera di eccellenti attori caratteristi per supportare tali personaggi, quali Alessandro Haber, Moni Ovadia, Brenno Placido ecc… In una intervista del “Corriere della Sera” l’attrice francese Isabel Huppert parlando del suo ruolo della Marchesa Sforza-Colonna che le sembra particolarmente congeniale ai suoi 67 anni “Questo non è un film biografico, ma parte da un punto di vista immaginifico, personale e perciò più interessante. Io sarò quella marchesa Costanza che ha protetto il genio per tutto l’arco della sua vita tormentata, avendo con lui anche un love affair”.
Certo tanti lati oscuri in un carattere diventato sempre più difficile con la durezza della vita. Litigioso sino all’assassinio, complicato nel suo rapporto con la Marchesa che ne costruisce la carriera; omosessuale con il Cardinale che lo innalza alle stelle a Roma, ma sfuggente con se stesso e i propri sensi di colpa e le proprie ombre.Quel gioco di ombre e luci che saranno la sua vera grandezza pittorica.
Mi sembra utile, da storica ricostruire la vita e gli intrecci di questi tre grandi, intreccio che comunque sarà il perno intorno a cui L’Ombra si muoverà. Quest’Ombra a cui Michele Placido da assegnato un ruolo fisico, ma è solo l’animo stesso del Caravaggio. Un legame indissolubile, sempre e comunque tra i tre.
Costanza Sforza Colonna è la moglie di Francesco I Sforza, Marchese di Caravaggio, un ramo cadetto, ma con posizione strategica, dei potenti Sforza di Milano. Costanza e Francesco saranno perciò coinvolti in un matrimonio combinato, anche dal potente Cardinale Carlo Borromeo, giovanissimi 16 anni lui e 12 lei, convolano a nozze nel 1569. Matrimonio da cui nasceranno ben 6 figli, nonostante la prematura morte del Marchese Francesco, nel 1583. Costanza deve gestire feudo e famiglia.
Al loro servizio, appunto nella proprietà di Caravaggio, la famiglia Merisi, carpentieri. Il loro primo figlio, Michelangelo, nasce nel 1571, a solo un anno dall’erede Sforza, gli Sforza e i Merisi (4) cresceranno e giocheranno praticamente insieme. Tra la Marchesa Costanza e Michelangelo, quindi appena 15 anni di differenza. E’ la Marchesa a comprendere le doti del ragazzo e metterlo “a bottega”, a Milano, presso il Maestro Simone Pederzano. Ancora lei, stabilitasi a Roma lo chiama presso di sè nel 1596. Caravaggio ha 18 anni e oltre a lavorare per lei e per la nobiltà capitolina, lo presenta al potente Cardinale del Monte.
Dal momento in cui arriva a Roma la Marchesa lo segue continuamente, per arginare le sue foghe e coprirlo se occorre.
anche dopo la condanna a morte, per omicidio, nel 1606. E’ documentato anche che fu poi suo ospite nel palazzo di Napoli, e poi imbarcato per Malta al seguito di Fabrizio Sforza Colonna, primogenito di Costanza, Cavaliere dell’ordine di Malta, con cui aveva condiviso i primi giochi, nel cortile della residenza di Caravaggio. Nel 1609 è ancora a Napoli ospite, poi ormai il suo destino è segnato.
Ma chi era il Cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte (1549-1627) Ambasciatore della famiglia Medici a Roma (Probabilmente omosessuale) il quale lo ospita spesso in Palazzo Madama, allora Palazzo Medici. In tale Palazzo esegue numerosi dipinti, su commissione del Cardinale e di altri. I soggetti preferiti dal Prelato erano i giovani paggetti di cui si circondava. Tuttavia neanche il potente Cardinale poté far niente contro la sentenza di morte emessa dopo l’assassinio di Ranuccio, tuttavia cercava di proteggere la sua latitanza, in accordo con la Marchesa Colonna.
Lo storico Maurizio Calvesi scrive: ” La cosa era talmente esplicita agli occhi di tutti i cattolici intinti di omosessualità che a Roma soggiornavano e governavano” Un personaggio sempre più ambiguo ed irrequieto questo Michelangelo Merisi da Caravaggio. Nei suoi dipinti, in effetti ci sono solo uomini o per lo più giovanetti nudi. Le donne anche se peripatetiche, sono viste in maniera diversa e immortalate come Sante o Madonne, suscitando ancor di più l’ira dei benpensanti.
La sua inquietudine, il disprezzo e questo peso ( L’Ombra) che l’affliggeva lo porteranno a vagabondare tra Sicilia e Lazio sino a spegnersi sulla spiaggia di Porto Sant’Ercole nel 1610. Aveva solo 49 anni.
Bisognerà giudicare questo film dal risultato finale, io comunque consiglio di leggere una qualsiasi biografia su Caravaggio prima di entrare in sala, si comprenderanno meglio alcuni passaggi e personaggi. Comunque un “buon lavoro” a tutti i nostri conterranei pugliesi nel Cast dal regista e sceneggiatore Michele Placido, al Protagonista Riccardo Scamarcio ed altri.
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