Rivolta nel carcere del clan Strisciuglio

Il mancato ricovero in ospedale di un componente del clan Stisciuglio sarebbe la causa della rivolta, scoppiata nel carcere di Bari.

La Redazione

E’ stata domata in poco più di tre ore la rivolta, partita dalla III sezione al secondo piano del carcere di Bari, occupata in larga maggioranza da da detenuti ad alta sicurezza appartenenti al clan barese “Strisciuglio”. Si è estesa poi alla II sezione dove pure sono detenuti affiliati allo stesso clan o presunti tali.

La rivolta sarebbe stata originata dal mancato ricovero in ospedale di un detenuto appartenente al suddetto clan. E’ iniziata con lo sbattere le posate contro le inferiate delle celle, ma è subito dopo degenerata quando i detenuti hanno hanno divelto cancelli, distrutto idranti ed arredi, fino a lanciare olio bollente su secondini e poliziotti.

Era da poco passata la mezzanotte quando la rivolta è rientrata grazie anche al susseguirsi di appartenenti alla polizia penitenziaria e poliziotti comuni fuori servizio, che alla notizia della rivolta hanno immediatamente raggiunto il carcere di Bari, mettendosi a disposizione. Nel frattempo le altre forze dell’ordine avevano praticamente circondato la zona al fine di prevenire eventuali evasioni.

Quando la Polizia penitenziaria, domata la rivolta, ha ripreso il controllo del carcere ha dovuto constatare che la III sezione era stata praticamente distrutta.

La notizia si è diffusa solamente nel tardo pomeriggio di ieri.

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