Saman, sms “trappola” della madre

Così tornò a casa.

La redazione

Saman Abbas era in una comunità protetta quando ricevette un sms della madre che la indusse a tornare a casa.

Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu” è il testo del messaggino telefonico inviato da Nazia Shaheen alla figlia,

 La diciottenne aveva ottenuto di essere ospite di una comunità protetta dopo aver denunciato i genitori che volevano costringerla ad un matrimonio combinato.

La giovane prestò fiducia a quel messaggio ed il 22 aprile lasciò la casa protetta per far ritorno a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Da quel momento si sono pere le sue tracce.

La madre ed il padre della ragazza, Shabbar Abbas, sono entrambi fuggiti in Pakistan. Sono imputati di omicidio premeditato in concorso con lo zio  Danish Hasnain, che gli inquirenti ritengono sia stato l’esecutore materiale del delitto, e che insieme al cugino Nomanulhaq Ijaz sarebbe in fuga in Europa.

Solo l’altro cugino della ragazza, Ikram Ijaz, fermato il 28 maggio in Francia mentre cercava di raggiungere la Spagna, è stato estradato in Italia ed ora è detenuto nel carcere di Reggio Emilia.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.