Sanremo made in Italy….liti comprese, ma con una introduzione particolare.

Basilicata San Chirico Raparo tra le Ginestre fiorite.

Maria Catalano Fiore

Questo Festival della Canzone Italiana sono mesi che trascina polemiche e litigi furiosi. Ma se è ubicato in una zona Rossa, se non si può accedere al Teatro (distanziati e con accorgimenti si poteva benissimo), se la cittadina ligure non trarrà i soliti benefici economici dai ristori, non si poteva spostare? Oppure, con tutte queste restrizioni girare in uno Studio tv qualsiasi senza “buttare” soldi in illusioni teatrali e scenografie ed altro? Quella cifra, abbastanza considerevole l’avrei utilizzata come parziale rimborso per le perdite economiche cittadine.

Comunque Sanremo, il cui gradimento / odiens negli anni è andato negli anni, notevolmente scemando, si farà.

Carosello su Vallette ed ospiti, più o meno noti ed apprezzati. Pericolo Covid intensificato, atmosfera di profonda tristezza, paura, preoccupazione e vie deserte. In compenso avremo scenografie di Gaetano Castelli, ma chi ballerà non si sa.

Ci consoleremo con un pre-trasmissione, un SanremoSol. Dal Digitale terrestre riflettori puntati sui Borghi Lucani.

EMBLEMA DELLA LUCANIA….LA LUGANEGA!

La Pro Loco Vaglio ha diramato un breve comunicato, io aggiungo poco, le immagini sono già esplicative.

Questo mini viaggio tra i 131 borghi della Basilicata, distribuiti tra le due provincie di Potenza e Matera. Si Parte da Vaglio Basilicata dove l’amministrazione rilancia il suo borgo tra le realtà principali del turismo culturale con le sue testimonianze archeologiche, artistiche, monumentali e paesaggistiche rilevanti.

In foto un’immagine del Borgo e di una delle porte di accesso, ora inglobate

Si parte dal Museo delle Antiche Genti di Lucania con le riproduzioni fedeli delle macchine di Leonardo e la tavola con il ritratto del genio di Vinci, e con i suoi percorsi enogastronomici quando d’estate si è soliti organizzare eventi nel centro altomedioevale.

Lo storico Nicola Barbatelli che ha il merito di aver ritrovato la Tavola, accuratamente studiata e fatta autenticare dai più insigni esperti leonardeschi.

Il quotidiano Potenzanews.it, ha diffuso qualche dettaglio in più sui comuni interessati e su quali canai tv si potrà visionare l’intero materiale girato. Questo format lucano ideato da Giuseppe Grande ha coinvolto 5 Borghi d’eccellenza e cinque scuole nei vari siti.

Si accenderanno così i riflettori sui borghi Lucani: dall’ intatto patrimonio naturalistico alla Storia, alle tradizioni, alla cultura, enogastronomia e tanto altro. La trasmissione proporrà dei focus su diversi territori, dal canale Bom Channel 68 del digitale terrestre, oltre che con la messa in onda in streaming sui canali social e dai media collegati.

Il Programma tv dall’1 al 6 marzo prossimi, nelle giornate delle Kermesse, ha tre location dalla città dei fiori. Ci sono tutti gli ingredienti per una trasmissione di successo, senza dimenticare le origini, la Basilicata con i territori protagonisti. Dopo mesi difficili, Ancora più difficili con la nuova colorazione in rosso, con il turismo al palo a causa del Covid, si vorrebbe certo tornare alla vita di prima, mettendo le basi per rilanciare l’economia attraverso le bellezze, la storia, l’enogastronomie e le tradizioni lucane.

Vaglio Basilicata visto attraverso una delle antiche porte altomedioevali

Un programma televisivo che condurrà i telespettatori in un viaggio in Lucania, da un itinerario che parte da Vaglio Basilicata (PZ) e che prosegue per Marsico Nuovo (PZ) attraverso la Val d’Agri, fino a San Chirico Raparo(PZ), raggiungendo Senise, per poi condurre nella cittadina oraziana, Venosa (PZ)..

Dall’ideatore in poi lo staff è quasi interamente lucano.

Come accennato si parte da Vaglio Basilicata con le sue rilevanti ricchezze Dal Museo delle Antiche Genti di Lucania e Leonardo da Vinci, ai suoi percorsi enogastronomici. Diversi Agriturismi notevoli come “La dimora dei Cavalieri” o “Costa San Bernardo”, altri in prossimità di Potenza.

Agriturismo “Costa San Bernardo” completo di tutto.

A Marsico Nuovo il richiamo della musica è di casa. Qui era nata Mariele Ventre, madrina del coro Antoniano di Bologna, a cui è stata dedicata una statua. Il paese, inoltre è legato alla figura di Georges Brassens i cui nonni materni, da Marsico Nuovo, emigrarono in Francia: a lui l’amministrazione comunale ha dedicato un premio per promuovere artisti emergenti.

Paesaggio circostante Marsico Nuovo, la “Piana del Lago”

IL centro storico conquista tutti sia per i Palazzi nobiliari Pignatelli e Navarra che per la Cattedrale di San Giorgio.

Il viaggio continua a San Chirico Raparo (PZ) nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Un Borgo fondato da monaci Basiliani su uno sperone carsico. Circa 1.000 abitanti in un paese che sembra un set cinematografico.

Una visione d’insieme e poi la panoramica” Torre di san Vito”

Qui le sue specialità enogastronomiche hanno una identità forte. Tra le varie specialità, di salumi ecc…comuni a tutti i Borghi, anzi si potrebbe dire a tutte le case Lucane, c’è la Rafanata, cioè la pasta fatta in casa, spesso con grano arso, condita con il sugo, di salsa fatta rigorosamente in casa, e poi condita con la radice di Rafano grattugiata. Sapore unico, sul piccante gradevole, ma problematica da pulire e poi grattugiare poiché fa piangere più delle cipolle.

Che visione, ogni casa ha i suoi, per consumo personale e per venderli, aiutano molto l’economia della zona.

Il racconto di SanremoSol sulla Regione tocca poi Senise(PZ) patria del Peperone Crusco che quest’anno si fregia del marchio Igp. Ma Senise è anche un Comune ricco di Arte come il magnifico polittico della chiesa di san Francesco.

Usanze, costumi ed ottimi profumi di cibo e calda accoglienza dei lucani.

Questo breve viaggio termina a Venosa(PZ) già famosa per la sua storia antichissima che ci riporta all’Impero Romano ed al poeta Orazio.

Venosa La trinità un tempio che ha attraversato tutte le epoche e le occupazioni

Visitabile la sua casa, cosi come presso le Colline della Maddalena le tombe ebraiche, grotte scavate nel tufo. Musei ed antichità personaggi illustri, e prodotti tipici come ceci e Lagane un tipo di pasta tipo tagliatelle più spese e larghe, da consumare cosi, o tagliate con ceci o fagioli, o meglio ancora Cicerchie (ne parlava anche Orazio nel 35 a.C.)

Da Sanremo alla Vera Lucania si comincia.

Peccato che il ministro Roberto Speranza, pur essendo potentino, proprio in questi giorni abbia decretato la zona rossa sin dopo Pasqua spegnendo ogni speranza, appunto di accoglienza e ristori. Forse la Basilicata, o meglio, più storicamente Lucania merita un po’ di rispetto in più.

Una regione povera, con poche possibilità lavorative che si è messa in gioco investendo nei ristori forse meritava qualche respiro in più. Non si vuole minimizzare la situazione, ma anche quella economica non va trascurata negli agriturismi ammazzeranno agnelli per venderli, venderanno i le loro scorte di salumi e tutto quanto possa essere commercializzato per riuscire a sopravvivere a cartelle capestro e spese di manutenzione.

L’intera Basilicata Rossa è un provvedimento eccessivo.

Ancora una volta si spingono i suoi abitanti ad emigrare, fasce di emigrazione dopo il 1860 verso l’Argentina, dove sono desparesidos, dopo il 1870 verso New York, che si ripeterà, ancora dopo il primo e il secondo conflitto mondiale. Ed ora, dopo questa ondata di Pandemia di morti, dove andranno, svuotando completamente gli storici borghi? Tutto il mondo è travolto da una crisi economica, forse tenteranno sulle Luna, o, bene che vada si lasceranno morire di inedia…..

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