Santa Necole va p’mar

Solo domani San Nicola diventerà “dei paresi”. Per i primi due giorni si omaggiano i pellegrini

Maria Catalano Fiore

Per le testimonianze fotografiche ringrazio il nostro amico Giuseppe Franco, e gli archivi di “Bari in foto e cartolina”.

Già da ieri mattina si sono riuniti già i primi pellegrini, i pellegrini tradizionalisti, arrivati da Vasto, a piedi….partiti il giorno 1 ed arrivati stamattina intorno alle 7,00 sul sagrato della Basilica. Tra di loro una signora molto anziana, che era tanto commossa, ha rivelato che aveva sette anni quando ha cominciato a venire a piedi, tutti gli anni con mamma e nonna. Questa è Fede pura!

Gruppo di Pellegrini in arrivo da Vasto, a piedi

Man mano proseguiamo il nostro racconto.

Davvero erano necessarie quelle spoglie /trofeo alla città di Bari ? Secondo l’Abate Elia (nato nel XI sec – morto 1105), si. Elia, ai tempi era Abate del Monastero di San Benedetto, il più importante della città. Vescovo di Bari era Ursone, ma era spesso a Trani.

Ursone aveva la sua sede in Cattedrale ed era anche Vescovo di Canosa. I Marinai e le autorità volevano le reliquie svincolate dall’egemonia vescovile. Ci furono anche violenti scontri che causarono anche vittime. Diverse le testimonianze, ad esempio Il monaco San Bernardo proveniente dal Gargano, diretto in Terra Santa giunge a Bari che descrive come “una specie di promontorio sul mare” e quindi un centro con un forte legame con il mare come sua sopravvivenza, come punto ottimo per il commercio ma, in quel momento, ottimo per la diffusione del cristianesimo che oltre che religione rappresentava un tramite per il legami con il Medio Oriente. Era necessaria quindi l’acquisizione di un Santo Patrono tra i più noti e venerati dalla cristianità anche sull’altra sponda dell’Adriatico.

Una parte della città Nicolaiana

A questo punto l’andriese Vescovo Sabino non era più sufficiente ma ci voleva qualcuno che richiamasse anche un pellegrinaggio di passaggio, scambi e che desse lustro alla città erigendogli una imponente Basilica in suo onore, come intitolandogli altre chiese anche nell’interno più produttivo. Aumento delle navi da carico non solo per prodotti, ma anche per pellegrini, spinti anche dall’enorme flusso verso la Terra Santa.

San Nicola va verso il mare in processione 1937

Da non sottovalutare anche i cantieri di costruzione e/o riparazione di barche e mercantili. Testimonianza di ciò l’abbiamo anche dal geografo arabo El Edrisi (Spagna 1100 – Sicilia 1165) che nel XII secolo parla di Bari come di una città in cui “si costruiscono navigli” come confermano anche i cronisti dell’epoca, prima dell’arrivo dei Normanni e delle Reliquie di San Nicola, Bari era una città ricca, una delle più prospere, ma anche soggetta ad attacchi esterni.

Era stata sede dei Gastaldi Longobardi e di Emiri Mussulmani e poi una Capitale Bizantina. I Bizantini avevano apportato lavori di miglioramento e di protezione, avevano eretto una prima Cattedrale dedicata alla Madonna Odegitria, madre di Dio. Mentre dove sorgeva la Città Catapanale sarebbe sorta la Basilica, un portico/ospedale di accoglienza per i Pellegrini e una vera città Nicolaiana.

San Nicola a Mare in un quadro di Michele De Giosa, fine 800

E’ l’Abate Elia a progettare la rifondazione del sito eliminando le strutture preesistenti, dono di Roberto il Guiscardo tra cui anche una Sinagoga e ridando grandezza alla città in un momento in cui il suo splendore sembrava appannato.

San Nicola foto anni 60

Spinti da Elia i 62 marinai partono in marzo alla volta di Myra per rientrare il 9 maggio del 1087. E’ sempre Elia ad organizzare l’entrata trionfale delle spoglie in città. A Bari, comunque pare che il Vescovo Nicola di Myra ci sia stato davvero di ritorno da un suo viaggio a Roma.

Cattolici e ortodossi ed autorità scortano il Santo

Da allora ogni anno, il Venerabile Santo, abbraccia il suo mare e benedice le due sponde dell’Adriatico. Imbarcata la sua statua su un Motopeschereccio sorteggiato e su una motonave una sua effige, tutta la città gli rende omaggio con un tributo in mare, tante barche e natanti vari conducono famiglie di fedeli a toccare la statua, ad implorare o ringraziare per grazie.

Questa cartolina degli inizi 900 è bellissima, tutti i Pellegrini, a piedi scortano la statua del Santo.

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