Spaghetti all’assassina o assassinio degli spaghetti?
Una cucina povera, molto povera, ma alrettanto gustosa! due soli ingredienti, spaghetti e pomodoro.
Nonna Camilla
Riportata alla ribalta da un recente racconto giallo di Gabriella Genisi, dall’omonimo titolo, la ricetta ha suscitato qualche curiosità sulle sue origini realmente tradizionali. E’ comunque indubbio che si tratta di un piatto estremamente povero, forse non facilissimo….
Per cucinare questi spaghetti occorre una bella padella di ferro, tipica della città vecchia. E’ li che comincia questo simpatico giallo che vede come protagonista Ristoratore Colino, inventore della ricerca, che dopo qualche anno viene rinvenuto morto….
Lettura scorrevole, ma non cercate la ricetta nei testi di cucina tradizionale, è solo stata tramandata cosi per caso e apprezzata poi, dagli anni 70 quando fu rimessa in menù da alcuni ristoranti vip di Bari e dai loro clienti chic. Scopriamo la ricetta incriminata.
Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di Spaghetti Ristorante n.8. Passata di pomodoro, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di olio, 1 peperoncino, sale q.b.procedere attentamente per fasi.
1 fase: se avete del sugo avanzato meglio, altrimenti in una pentola mettere metà della passata di pomodoro con due mestoli d’acqua e portare a bollore L’altra mettetela ad addensare a fuoco lento con un goccio l’olio.
2 fase: in una padella di ferro, abbastanza larga, sistemare gli spaghetti crudi con un cucchiaio d’olio, uno spicchio d’aglio vestito, un peperoncino intero e lasciare tostare per tre minuti.
3 fase: aggiungere due mestoli della passata, o sugo, allungato, lasciando ammorbidire la pasta, eliminare quindi sia l’aglio che il peperoncino. Con una spatola di legno allargare la pasta lungo i bordi per creare uno spazio centrale dove versare un altro mestolo di sugo.
4 fase: riportate gli spaghetti al centro della padella, ripetendo la manovra finchè gli spaghetti saranno cotti. Importante lavorare sui bordi della padella non toccando gli spaghetti.
5 fase: aggiungere un altro mestolo di sugo denso, alzare la fiamma al massimo e senza toccare la pasta lasciar rosolare per qualche minuto senza paura di bruciare tutto, anzi!
Spegnete la fiamma servire avendo cura di suddividere bene, nei piatti, la pasta sottostante, sicuramente più bruciacchiata.
Sarà davvero una ricetta tradizionale o l’errore, diventato ingegno, di un cuoco che aveva dimenticato la padella con gli spaghetti che stava mantecando sulla fiamma accesa? Il caso spesso è imprevedibile, non ci resta che mangiarli per deliberare una soluzione. Buon appetito e …Chi sarà l’assassino del cuoco?
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