#Tajani inidoneo
Finora, mai facendo ombra al capo supremo, se l’era sempre cavata. Ed ora ci riuscirà ancora? Care lettrici e lettori, si accettano scommesse. Se il mercato inglese non fosse stato così disastrato dal duo Johnson-Truss, lanceremmo la scommessa su Londra.
#Daisocial
Lilly @GianniLilly, se non erriamo al debutto sulla nostra rubrica, condivide con un “esatto”, non con semplici “condividi” o “ritwitta” un tweet di Piercamillo Falasca @pier_falasca, che ci spiega perché, a suo parere, #Tajani non potrebbe fare il ministro degli Esteri: la sua dipendenza dal putiniano Berlusconi, che -forse a causa dei suoi 86 anni, neanche portati bene, gli eccessi, si sa, prima o poi ti presentano il conto- ormai è assolutamente senza controllo e privo di sensi inibitorii. Il “pizzino” -come lo chiama La Repubblica- per la Meloni come volere definirlo? Ed un attimo prima “il vaffa….” a La Russa? Ed a breve l’elenco fantasioso di ministri, dati per certi alla stampa, e non condiviso col presidente del Consiglio in pectore?
Lasciamo state le dietrologie, magari se le “spolperà” il nostro direttore che abbiamo visto, in redazione, documentarsi sull’argomento. Ci sa che tra poco Vi tocca, cari lettori. Dunque, saltiamo a piè pari la storia dei due maschi alfa della politica italiana, che non possono rassegnarsi ad essere “battuti ed umiliati” a casa loro (nel centrodestra) da una donna… Sta di fatto piuttosto che il Cavaliere ci sembra si stia comportando come Sansone, non l’alano simpaticissimo del film diretto nel 2010 da Tom Dey, ma il personaggio biblico dalla forza immane che, vicino a morire, distrusse le colonne del tempio portandosi con se una buona parte dei filistei, da cui il famoso detto: “Muoia Sansone e tutti i filestei“, nel caso di specie dirigenti e peones della “sua” Forza Italia. E Tajani, inviso alla sen. Licia Ronzulli, è fra questi. D’altra parte tutti i “presunti” successori di Berlusconi hanno fatto una brutta fine: politicamente, intendiamoci.
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