Teresa Lomastro: Odore di crisantemi
Odore di crisantemi (in copertina), una splendida poesia che Teresa Lomastro dedica alla giornata della commemorazione dei defunti.
Gianvito Pugliese
Tra le tante proposte di pubblicazione ricevute per oggi, giorno della celebrazione dei defunti della chiesa cristiana-cattolica apostolica romana, mi ha colpito particolarmente la poesia Odore di crisantemi di Teresa Lomastro.
In una prossima occasione ci sarà modo di illustrare ed approfondire, almeno in parte, l’opera poetica della nostra poetessa. Ora la poesia.
ODORE DI CRISANTEMI
Odore di crisantemi,
un viale di cipressi,
lumini sempre accesi.
Dall’eterno riposo
sono desti,
quando alle tombe
noi bussiamo
con insistenza.
Su marmi levigati
carezze a loro facciamo,
un corpo li troviamo,
la loro anima volata.
Non ci dicono dove andati,
hanno trovato solo pace,
da sofferenze e dilemmi
da pochezze dei mortali.
Quando c’è la dipartita,
per il mondo
un tutt’uguale,
non c’è via d’uscita
per ricchezza e povertà.
Teresa Lomastro: tutti i diritti riservati.
Un testo diretto, che nella sua apparente semplicità esprime concetti profondi, avvertiti prima nell’animo ed esternati poi sulla carta. Leggerli mi ha riportato alla memoria la poesia di un grande: “A livella” del principe Antonio de Curtis, in arte Totò. Uno straordinario attore comico, unico nel suo genere, fra i primi fustigatori di costumi e vizi tutti italiani, caricaturati, secondo le migliori tradizioni. Ma al contempo un grande autore ed un altrettanto grande poeta. E a livella, ci ricorda che la morte mette sullo stesso piano il ricco nobile ed il povero spazzino.
Per Teresa Lomastro: “Non c’è via d’uscita per ricchezza e povertà”.
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