Terremoto in Siria e Turchia, bilancio sale a oltre 45mila morti

In Turchia dopo 296 ore tre estratti vivi dalle macerie

La redazione

Ci colleghiamo anche oggi all’articolo del 6 febbraio, che ha raccontato il sisma e le prime notizie che ci arrivavano. Al pezzo sono seguiti aggiornamenti nello stesso giorno e poi nei giorni successivi.

Aggiornamento delle ore 10.30 del 18 febbraio

Superati i 45 mila morti tra Siria e Turchia. Gli edifici distrutti sono 264 mila. Dati forniti da un servizio della Reuters. Un bilancio purtroppo destinato a crescere: sono numerosissimi i dispersi sotto le macerie degli oltre 260mila edifici distrutti. In Turchia sono 39.672 le vittime, mentre in Siria se ne contavano tre giorni or sono 5.800 ma da giorni non si hanno più notizie.

Ieri tre persone dopo 296 ore sono state estratte vive dalle macerie, compreso un bambino che è morto in autombulanza mentre veniva postato in ospedale.

Nelle moschee in tutto il mondo si è pregato per i morti turchi e siriani. Molti non hanno ricevuto i riti di sepoltura.

Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro lancia l’allarme: la salute mentale e il benessere di 7 milioni di bambini sono a rischio dopo i devastanti terremoti in Turchia e in Siria. Molti di loro hanno assistito alla morte di amici e familiari, alcuni dono rimasti sepolti sotto le macerie di case crollate e non hanno un posto sicuro dove stare.

Aggiornamento ore 18 del 18 ottobre

Nella dichiarazione finale dell’incontro, a margine dei  lavori della Conferenza per la sicurezza di Monaco, dei ministri degli  Esteri del G7: ” Il G7 lavora assieme ai suoi partner per  assicurarsi che l’assistenza umanitaria, tecnica e di emergenza  necessarie siano disponibili senza restrizioni”  e sottolinea  “l’importanza di una piena attuazione della decisione di ampliare  l’accesso umanitario alla Siria nordoccidentale“.

In Turchia salgono a 40.642 i morti per il terremoto. Lo rende noto l’Afad – l’Autorità per la  gestione dei disastri e delle emergenze. Il Presidente dell’Afad, Yunus Sezer: “Le operazioni di soccorso e ricerca  per la maggior parte si concluderanno domani”.  

Alle 16.00 di oggi è partita dall’aeroporto di Brindisi, con destinazione Gaziantep in Turchia, una spedizione aerea di aiuti umanitari di 54 tonnellate di aiuti destinati alla Siria.

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