Terremoto in Turchia: allarme tsunami per Italia meridionale
L’allarme tsunami per l’Italia è già rientrato.
Rocco Michele Renna
Due forti scosse di Terremoto di magnitudo do 7.8 e 6.7 , entrambe alla profondità circa di 10 km, sono state registrate nel sud della Turchia al confine con la Siria alle 02.00 ora italiana, seguite da altre forti scosse di probabile assestamento.
Alle prime luci dell’alba si può assistere alla devastazione che appare catastrofica, non si conosce il numero esatto delle vittime ma le amministrazioni locali comunicano che , visti i danni che appaiono in primo momento si potrebbe dedurre che le vittime siano centinaia.
In merito alla scossa è stato lanciato anche un allerta Tsunami per puglia, Calabria e Sicilia che si direbbe probabilmente rientrato in questo momento alle 07.00 ora italiana. Le autorità Italiane hanno fermato i treni e quant’altro poteva essere colpito da eventuali onde anomale sul nostro territorio.
L’onda di impatto potrebbe raggiungere Siracusa, Catania e Messina, quindi arrivare a Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo.
Anche se l’allarme potrebbe essere rientrato, il Dipartimento regionale Protezione civile della Sicilia ha invitato i cittadini ad allontanarsi dal litorale, dalle zone portuali e a prestare la massima attenzione”, almeno finche il parossismo sismico non rallenti di intensità.
Secondo le fonti sismologiche , si è trattato di un terremoto ondulatorio, un terremoto in cui le placche europee e Asiatiche siano scivolate lateralmente fino anche a 3 metri dal punto iniziale.
Le autorità italiane si sono messe in contatto con gli italiani residenti nella regione colpita dal sisma per capire se ci sono italiani coinvolti fra le vittime e si sono già attivati per intervenire in loco se la Turchia richiederà assistenza internazionale.
Restiamo in allerta per comunicarvi eventuali aggiornamenti in merito a questo disastroso sisma.
I Aggiornamento ore 8,00: Dalle prime notizie sarebbero state estratte dalle macerie oltre 250 vittime dal lato siriano ed intorno alle 160 dal lato turco. Bilancio, purtroppo destinato a salire sensibilmente. Si scava febbrilmente tra le macerie nella speranza di rintracciare persone ancora in vita.
II Aggiornamento ore 12,00: Attualmente le vittime accertate sono
912 morti e 5385 feriti in Turchia, 476 vittime in Siria e oltre 1000 feriti.
Erdogan l’ha definito “il più grande disastro dal 1939”. Sono State avviate le procedure per gli aiuti internazionali. L’Unione europea ha inviato squadre di soccorso.
III Aggiornamento ore 16,00: TURCHIA – Morti: 1.121 – Feriti: 7.634; SIRIA -Morti: 812 – Feriti: 1.800; TOTALI – Morti: 1.933 – Feriti: 9.434
Oltre al gran numero di vittime si registrano gravi danni al patrimonio storico: il castello romano di Gaziantep, fra i patrimoni mondiali dell’UNESCO, è distrutto. Un quarto d’ora prima della 13,00 una nuova scossa di 7.7 (dati EMSC) è stata avvertita anche a Damasco, in Siria. Sempre nel nord di quel Paese la città di Haram (30.000 abitanti) è stata “completamente spazzata via dalla faccia della terra“.
Antonio Tajani: “La Turchia ha accettato l’aiuto del team di ricerca e soccorso italiano. Alle 14.15 è partita la squadra di ricognizione della Protezione Civile”.
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