Timballo di anelli alla siciliana
Una ricetta siciliana molto particolare per il formato della pasta, ma in effetti una pasta “n’ casciata”,
Nonna Camilla
Stamattina ho sentito una mia amica siciliana. “Miii, meschinedda, non hai fatto il timballo per ferragosto?”. “Veramente no….con il caldo ho preferito una buona pasta crudaiola…..“.“Miii lo devi fare e ti rimando la ricetta!!”. La ricetta, corredata di foto, è arrivata (potenti mezzi dei social….) io ve la passo, facciamo sempre in tempo a farla o a riproporla per riunioni di famiglia o amici. In effetti, anche in Sicilia si usa spesso preparare questo timballo durante le festività natalizie o in altre occasioni di raduni famigliari. Le quantità sono un po’ esagerate, adatte ad una riunione. Però consente alla cuoca di sedersi a tavola e godersi la compagnia.
Innanzitutto vi dovete procurare gli anellini siciliani; nei supermercati si trovano tra le paste tipiche regionali italiane (formati speciali).
Non è difficile, è una pasta al forno, “n’casciata” ,praticamente farcita in modo esagerato.
Ingredienti per un gruppo: 750 g. di anelletti, 300 g. di carne macinata di vitello, 200 g. di macinato di maiale, 1 carota, una costa di sedano, 1 bicchiere di vino rosso (per sfumare la carne), 300 g. di piselli e 2 litri di passata di pomodoro, 2 melanzane medio/grandi, 200 g. di prosciutto cotto tagliato a dadini, 50 g. di caciocavallo, un po’ di salame tipo Napoli, sempre affettato e poi tagliato a dadini, 2 mozzarelle medie, 100 g. di formaggio grana grattugiato. Olio di semi di girasole (per friggere le melanzane) Olio e sale q.b.
Preparazione: innanzitutto, laviamo e tagliamo le melanzane a fette e poi a cubetti medi, poi mettiamole un po’ sotto sale, per togliere il loro retrogusto amarognolo.
Prepariamo il ragù con il macinato. Al solito in una pentola per ragù: un filo d’olio, cipolla, carota e sedano tritati, un dito d’acqua, dopo 10 minuti circa, aggiungiamo il macinato sia di vitello sia di maiale, rigiriamo un pochino, sfumiamolo con un bicchiere di vino rosso, appena evaporato, possiamo aggiungere la passata di pomodoro, aggiustare di sale e mandare avanti a fuoco medio basso. Se vogliamo, possiamo tenere da parte un po’ di macinato per farne delle polpettine decorative.
Mentre il ragù procede, passiamo a strizzare i dadini di melanzana e a friggerli in abbondante olio di girasole; poggiamoli in una coppa foderata di carta assorbente per assorbire l’olio in eccesso.
Controlliamo il ragù, deve essere piuttosto fluido, se necessario aggiungiamo un po’ d’acqua. Aggiungiamo anche i piselli (i pisellini fini in scatola vanno benissimo) per farli insaporire.
Controlliamo gli altri ingredienti, se già a dadini o hanno bisogno di una nuova ripassata. Nel frattempo mettiamo a bollire l’acqua poco salata per la pasta, i nostri anellini, che devono stare in acqua solo per 3/4 minuti al massimo. Devono essere al dente per passare poi nel forno. Scolateli, passateli un attimo sotto l’acqua fredda, poi conditeli con un filo d’olio per non farli attaccare.
A questo punto abbiamo tutti gli ingredienti pronti, il ragù sempre sul fuoco a fuoco lento, dobbiamo solo assemblarli: In una bella coppa mettiamo la pasta, le melanzane, i cubetti di prosciutto e caciocavallo, il salame, un paio di mestoli di ragù per lavorarli meglio, rigiriamo bene il tutto.
Anche il ragù è pronto. Ora prendiamo una bella teglia dai bordi piuttosto alti o uno stampo per ciambelloni (più scenografico dopo), e procediamo, un bel mestolo di ragù sul fondo, uno strato di pasta condita, mozzarella e spolverata di formaggio grattugiato, altro strato di anelli ecc….sino ad esaurire sia gli anellini sia la mozzarella che il ragù. terminiamo sempre con il ragù.
Adesso che il nostro capolavoro è in teglia, mettiamolo in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa. Quindi tiriamolo fuori e lasciamolo riposare per qualche minuto.
Prepariamo un bel piatto da portata e con molta attenzione, coprendolo con il piatto, rovesciamo la teglia. Finalmente il nostro capolavoro è pronto! Aspettatevi un grande applauso (doveroso dopo questa preparazione), se volete, decorate con le polpettine o della carne al sugo.
E’ ovvio che questa pietanza potrebbe fare da primo e da secondo….salvo un seguente arrosto… passeremo ad un buon piatto di verdure, cetrioli, sedano, olive ecc…e quindi tanta frutta, magari una bella macedonia.
Se ci riuscite…. anche qualcosa di dolce o, meglio un gelato o sorbetto al limone. Un limoncello fresco…..e buon appetito a tutta la combricola che sia famiglia o amici dalla vostra nonna Camilla e dalla sua amica siciliana di Caltanissetta.
Ps: Ho precisato Caltanissetta perché in ogni provincia siciliana c’è una vera scuola culinaria di pensiero su questo timballo o altro.
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