Udinese-Roma 4-0: dal sogno all’incubo
Poker dei friulani che fermano la marcia della Roma di Mourinho e agganciano i giallorossi a quota 10 in classifica
Giovanna Sellaroli
“La Roma non si discute, si ama” diceva uno dei figli più illustri della Capitale, Renato Rascel, tra i più importanti artisti del ‘900, attore, cantautore, comico, ballerino, grande tifoso della Roma, che pronunciò per primo queste parole nel giugno del 1951.
Roma, e non solo la squadra, è così, bella e maledetta, o la si ama senza discutere o la si odia. E ieri sera è successo quello che i romani, e i romanisti nel caso specifico, sono oramai avvezzi a vivere.
Nel posticipo della 5ª giornata di Serie A, allo stadio Dacia Arena di Udine, i giallorossi incassano il primo ko stagionale e vengono agganciati dall’Udinese in classifica a 10 punti.
90 minuti per passare dal sogno all’incubo.
L’AS Roma collassa clamorosamente, riportando una sonora sconfitta per 4 a 0. Un crollo inaspettato per la Roma di Mourinho, che perde il primato in classifica contro una squadra, l’Udinese, cinica e determinata, che non sbaglia niente e stravince la partita sotto ogni aspetto.
Travolta da un risultato disarmante, la Roma parte con la quinta marcia ingranata, con Abraham che innesca la corsa di Dybala, il quale sferra un sinistro col pallone che sfiora il palo.
Al quinto minuto, un clamoroso errore della difesa romanista, ennesimo svarione di Karsdorp, porta al gol Udogie che sfrutta l’occasione ghiotta per colpire il pallone e spedirlo in rete. Passata subito in vantaggio, l’Udinese raddoppia al 56’ con Samardzic che beffa l’inconsistente portiere giallorosso Rui Patricio dalla distanza.
Tutto il resto è Udinese. Cinque uomini nell’area di rigore della Roma nonostante il doppio vantaggio è l’immagine che fotografa la partita dei bianconeri, con una Roma che crolla nel finale e si lascia bucare da Pereyra che segna il terzo gol e poi da Lovric che cala il definitivo poker.
“Partita difficile contro un avversario difficile, che sa giocare questo tipo di gare”, ha detto il tecnico portoghese che guida la Roma. “Non si può andare indietro nel risultato, loro sono bravi a gestire i contropiede e i tempi di gioco, hanno giocatori esperti. Abbiamo avuto subito una bella opportunità con Dybala, il migliore in campo. Ogni volta che andavano in contropiede per loro o occasione o gol. C’era un possibile rigore, penso che l’arbitro non lo abbia dato o che ci fosse fuorigioco. Quando si perde 4-0 non si parla dell’arbitro”.
E’ un Josè Mourinho ovviamente deluso quello che commenta la disfatta della sua Roma, e ancora sulla squadra: “Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro 1-0. È dura per noi, per i tifosi. Ma è la vita, andiamo avanti. Se abbiamo le qualità per ribaltare queste partite? Ci sono state opportunità per farlo, ma non ci siamo riusciti. Avevamo però davanti un buon avversario, che ha segnato anche qualche gol su giocate individuali. Noi abbiamo commesso degli errori. Abbiamo sbagliato nei momenti chiave, siamo stati vicini all’1-1 poi loro l’hanno praticamente chiusa. Loro hanno fatto di tutto per non farci giocare. Ora andiamo avanti, abbiamo 10 punti. Siamo tutti lì, facciamo la nostra strada”.
In verità la squadra di Mourinho è stata un disastro, idee poche, ma confuse e troppi gli errori individuali, con Karsdrop e Rui Patricio che hanno spianato la strada ai primi due gol, Pellegrini che sbaglia tutto, e Abraham, un fantasma prima dell’infortunio alla spalla. L’unico a rendersi fattivo è Dybala, che al 14’ sfiora il pari con una conclusione potente ma centrale su una bella imbeccata di Spinazzola.
Certo non giovano le scelte obbligate di formazione per Mourinho che, in emergenza difensiva, alle prese con troppi infortuni, schiera di nuovo dall’inizio Smalling, anche lui per nulla incisivo. Ma su tutti incombe l’assenza di Zaniolo che salta l’uomo e va, in grande forma in avvio di campionato, che ieri è pesata tantissimo nell’economia di questa squadra.
Resta il fatto che il risultato è un flop senza possibilità di appello quello registrato ieri sera, ed è anche la sconfitta più larga di José Mourinho in Serie A, solo due volte in precedenza una squadra allenata dal portoghese aveva perso con un margine di almeno 4 gol in campionato: 0-5 in Barcellona-Real Madrid il 29 novembre 2010, e 0-4 in Chelsea-Manchester United del 23 ottobre 2016.
La sorpresa, più che la rabbia, ha diviso i tifosi romanisti. Eppure sui social qualcuno non ha mancato di ricordare che l’ultima volta che Mourinho ha preso 4 gol in campionato, poi ha vinto l’Europa League. Era la stagione 2016-2017, il suo United venne sconfitto in campionato dal Chelsea, ma a fine anno, si aggiudicò la coppa.
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