Un anno senza Carla…
Il ricordo di una cara amica e del Mito della danza
Gianvito Pugliese
Un anno fa il 27 maggio 2021 a Milano, affetta da una devastante forma di tumore maligno, ci lascava Carla Fracci.
Scusatemi, ma ho difficoltà a scriverne. Conobbi nell’ottobre del 1974 Carla e suo marito Beppe Menegatti, regista di grande livello, allievo di Luchino Visconti che a Carla ha dedicato tutta la sua straordinaria professionalità.
Portarono a Bari, al Petruzzelli per la Fondazione Piccinni, una straordinaria edizione di Giselle. Carla aveva da qualche mese deciso di lasciare il Teatro alla Scala, dov’era entrata ragazzina nella Scuola di Ballo e che l’aveva vista crescere fino a diventare il Mito della Danza. Il sogno di Carla, condiviso da Beppe. era quello di portare in tutto il Paese ed anche all’estero la grande danza e diffonderla anche al di fuori del circuito degli enti autonomi che inevitabilmente privilegiava esclusivamente le grandi città.
Quella, che sarebbe diventata la compagnia Fracci-Menegatti, ancora in embrione, debuttò appunto a Bari, se con erro, il 24 e 25 ottobre del 1974. Poi Carla e Beppe tornarono ogni anno, puntualmente, con una nuova produzione. Nacque una straordinaria amicizia tra la coppia ed i miei genitori, un’amicizia condivisa da me e portata avanti sempre.
Carla non ha mai scordato che il debutto della sua compagnia, la sua prima produzione, la realizzazione del suo sogno furono rese possibili da quel contratto di scrittura offertole dalla Fondazione Piccinni, di cui mio padre era, all’epoca, direttore artistico.
Con Carla ci vedevamo quando si poteva, ma c’era un appuntamento fisso prima di Natale a cena a casa sua a Roma a Via dei Fori imperiali. Non le portavo fiori, da lei ce n’erano talmente tanti. Le facevo dono dell’Olio di Puglia di un frantoio di amici, che ne facevano alcune confezioni esclusive per Lei.
Potrei parlarvi della pelle d’oca che mi prendeva alla vista del volto di Carla che si ridestava in Romeo e Giulietta e vedeva Romeo morto, ed averla vista tante volte in quella scena non ne diminuiva di un briciolo l’intensità. Potrei descrivervi le sue più grandi interpretazioni. Aveva la bontà d’invitarmi e non mi sono perso una sua prima.
Vi dirò solo che mi mancano la Mitica Fracci ed ancor più l’amica Carla….
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.