Ungheria: scontro con l’Unione Europea
Scintille tra Budapest e Bruxelles
La redazione
Lo stato di diritto è materia di scontro incandescente tra l’Ungheria e l’Unione europea. Il governo ungherese ha deciso di respingere gli “attacchi” della commissione europea sui deficit democratici del Paese che definisce frutto di “pressioni” e “doppie misure”. Il documento porta la firma di Victor Orban.
Ovviamente la vera natura dello scontro, che concerne i principali diritti di uno stato democratico, viene nascosta al popolo ungherese. Esempio emblematico l’intervento della guardasigilli ungherese Judit Varga; ” L’Ungheria ha subito un attacco senza precedenti, solo perché la protezione dei bambini e delle famiglie è la nostra priorità e, a questo proposito, non vogliamo che la lobby Lgbtq entri nelle nostre scuole e asili”.
Occorre che l’Unione Europea riveda i suoi principi escludendo quell’unanimità delle decisioni, opportuna quando l’Unione fu fondata con sette Paesi membri, con interessi ed obiettivi comuni ed omogenei. Oggi in cui a fronte di una larghissima maggioranza europeista si contrappone una sparuta minoranza sovranista e nazionalista, l’Unione europea deve necessariamente rivedere i propri principi fondanti. Si avverte sempre più il bisogno di un’Europa politica ed i sovranisti faranno l’impossibile per impedire che si realizzi.
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