Uno studente straordinario

Dal nostro Roberto Fabbriciani, eccelso flautista e ottimo editorialista, oggi il racconto di un suo studente straordinario: Luigi Gallotta.

Roberto Fabbriciani

Intorno alla metà degli anni ottanta, in occasione di un tournèe di concerti in alcune meravigliose località del Centro-Sud d’Italia, dopo Paestum mi fermai a Eboli.

Paestum, Tempio di Atena

Si, la città di Eboli, il luogo del romanzo autobiografico dello scrittore Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli”.

Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli (1945)

Eboli, terra nobile,è stata abitata da antiche popolazioni: dai Pelasgi, dagli Osci, dai Lucani, dagli Etruschi dai Greci e dai Romani.

Virgilio scrive nell’Eneide al lib. I verso 531:

“….Terra antiqua, potens armis atque ubere glebae,….”

Dopo il concerto rientrai a casa direttamente viaggiando nella notte e ripensando con soddisfazione alle tante persone che avevo incontrato in quei luoghi meravigliosi. Dopo alcuni giorni ricevetti per posta una grande busta proprio da Eboli. C’era un mio ritratto fotografico in stile ‘altri tempi’ con una firma. Dopo alcuni giorni mi arrivò una lettera dall’autore dell’omaggio fotografico che, presentandosi timidamente, mi ringraziava delle emozioni ricevute dal concerto. Scriveva dandomi rispettosamente del voi e con una raffinata calligrafia ‘ottocentesca’, un pò fuori del tempo.

Ringraziai immediatamente. Si instaurò un carteggio. Dal quel concerto Luigi, questo il suo nome, si innamorò del flauto e decise di iniziarne lo studio. Chiese consiglio sull’acquisto dello strumento e sul metodo didattico da seguire. Puntualmente, quasi tutte le settimane, mi scriveva dei suoi progressi e mi chiedeva indicazioni su come proseguire nello studio dello strumento. Si considerava un allievo volenteroso e assolutamente amatoriale. La corrispondenza andò avanti qualche anno. Un giorno, venendo a conoscenza di un mio concerto a Salerno, mi invitò a Eboli.

Eboli, Piazza della Repubblica

Finalmente potevamo conoscerci personalmente. L’incontro fu stabilito per il primo pomeriggio nella piazza principale di Eboli. Era una giornata estiva molto calda del 1992. Arrivato nell’assolata piazza non vidi nessuno. Guardai meglio e scorsi in un angolo in fondo alla piazza una persona. Nell’avvicinarmi questa persona mi riconobbe e si presentò esclamando il mio nome. Fu veramente emozionante! Luigi, un signore elegante che portava benissimo i suoi quasi 95 anni!

Molto raffinato, il Cavalier Luigi era persona nota e stimata a Eboli.

Eboli, Castello Colonna (costruito nel XV secolo fu modificato nel settecento da Leonardo Vanvitelli)

Trascorsi con lui il resto della giornata. Il Cavalier Luigi era un grande fotografo italiano. Nato a Eboli nel 1898 fu chiamato al fronte nel 1917 dove fu testimone della disfatta di Caporetto.

Mi ospitò a casa sua mostrandomi lo studio fotografico della sua “Premiata Ditta”, insignita di numerose onorificenze, tra cui il premio internazionale di fotografia a Budapest nel 1927. Nel suo studio c’erano molte storiche macchine fotografiche e anche numerosi cataloghi che aveva pubblicato nel tempo.

Colse l’occasione per farmi, al volo, un nuovo ritratto con una monumentale macchina fotografica, e poi con entusiasmo, si preparò per farmi ascoltare i progressi flautistici. Mentre mi stavo accomodando, Luigi mi mostrò una costruzione originale in legno su ruote comprendente sedia, leggio con volta pagina a pedale, luce e appoggia flauto. Incredibile! Ero affascinato e pronto ad ascoltare i suoi progressi musicali. Domandò: “Cosa volete sentire maestro? Un esercizio? Note lunghe? Vivaldi?” Tutto, risposi. La sua personalità, elegante e raffinata, si rispecchiava nel suo delicato suono. Mi avvicinai a lui per ascoltare meglio il suo flebile bel suono che sembrava venisse da lontano. Un fil di suono, poetico e appassionato. Luigi “emozionatissimo” si fermava frequentemente facendo pause, anche lunghe, per spiegarmi le difficoltà che aveva dovuto affrontare per studiare quei passaggi strumentali. Era soddisfatto di avere finalmente suonato alla presenza del “suo” maestro. Mi tornarono in mente le tante domande e le mie risposte inviate per lettera…  

Ad un certo punto il Cavaliere mi disse: “grazie a voi e alla vostra guida, al flauto e alla musica la mia vita è migliorata notevolmente”. La mia commozione fu grande!  

Il Cavaliere Luigi Gallotta, uno studente straordinario

La giornata finì e ci salutammo. Felice di quella visita ritornai a casa nella notte. Le domande e le risposte musicali con il mio studente straordinario continuarono per lettera fino a quando, nella primavera del 1995, una persona mi fece visita raccontandomi, nuovamente, della sua felicità!

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.