Venticinque anni fa l’addio a Lady D
Questa foto è nella memoria di tutti due bambini dietro la bara della loro madre: cresciuti improvvisamente…
Maria Catalano Fiore
Seconda parte: dopo la prima, dedicata alla vita, la seconda in cui sulla vita è apparsa la scritta The End.
L’incidente a Lady Diana avviene poco dopo la mezzanotte, è il 31 agosto 1997. L’auto in cui viaggiano, usciti da un ristorante, Lady D e Dodi Al Fayed, è inseguita da paparazzi, loro fanno da capro espiatorio, ma non è certo sia così.
La sua morte è confermata alle 5,00 di mattina. All’arrivo dei soccorritori, era ancora viva; rianimata una prima volta, ha una lieve ripresa, ma c’è poco da fare. Il mondo intero è basito.
Non essendo più, dopo il divorzio, da considerare come Altezza Reale, le spettano solo funerali privati.
Il popolo inglese che sin dal primo annuncio si è recato a portare fiori a Buckingham Palace tappezzando l’intero spazio, esige pubblici funerali di stato. La regina Elisabetta II deve acconsentire. Dopo tutte le formalità burocratiche, riconoscimento da parte dei fratelli, la salma di Diana è a Londra. I funerali vengono fissati per il 6 settembre 1997.
Diana per il popolo è e sarà sempre “The People’s Queen” la regina del popolo, anche se ha rinunciato al futuro titolo. L’ipocrisia era un prezzo troppo alto da pagare per diventare regina.
Il corteo funebre si muove lentamente da Buckingham Palace, trasmesso in mondovisione. Viene seguito da oltre due miliardi di persone.
Oltre tre milioni di persone si riversano per strada. Commosse prendono parte alla cerimonia, vogliono dare un ultimo saluto alla loro principessa. Nel corteo ci sono anche William ed Harry, che vivono quel dolore tra il padre Carlo, quasi indifferente, e il nonno Filippo che farà loro da madre e da padre.
Il funerale è celebrato nell’ Abazia di Westminster, dove Elton John, suo amico personale, suona ” Candle in the Wind”. Molti sono i reali, i capi di stato e i personaggi pubblici che vi prendono parte.
Diana è sepolta ad Althorp, su una isoletta nella tenuta che la famiglia dei conti Spencer ha dal 1508. Tenuta risistemata, da importanti architetti, di secolo in secolo.
Mohamed Al Fayed esige una verità sulla morte del suo unico erede maschio, ma molte delle sue petizioni ed istanze vengono rifiutate sia in Francia che Inghilterra. A tutt’oggi afferma: “Le prove cancellate non ci porteranno mai alla verità….”
Il ricordo di Diana è più vivo che mai. A rivitalizzarlo serie Tv e Film. Tante le biografie autorizzate e non come la famosa: “Diana” di Andrew Morton, a lei vicino, stampata e ristampata più volte in molte lingue.
Tra i migliori il film “Diana – la storia segreta di Lady D”, 2013, protagonista Naomi Watts.
Nel 2021, presentato al Festival di Venezia, in uscita nelle sale, tra poco, “Spencer”, dedicato ai suoi ultimi giorni. Film che è valso all’attrice protagonista Kristen Stewart una candidatura agli Oscar 2022.
Numerosi anche i documentari che ci mostrano riprese, anche amatoriali di una mamma, sempre presente ed affettuosa. L’ultimo “The Princess”, è la storia di Diana raccontata attraverso immagini d’archivio, dal regista Ed Perkins.
A Kensington Palace, a Londra, da marzo sino al 30 ottobre 2022, una mostra fotografica sui 200 anni della dinastia Windsor in Gran Bretagna. Tra le tante foto, ovviamente, quale madre del principe ereditario, foto ufficiali di Diana: questa, in b/n, scattata da David Bailey nel 1988, fotografo ufficiale della corona da poco uscita dai suoi archivi.
Esposta anche una foto, scattata nei giorni precedenti all’incidente in cui è libera e sola sul trampolino dello yacht di Dodi Al Fayed, sull’azzurro mare italiano. I suoi figli, dopo un periodo con lei sullo yacht, sono nel castello di Balmoral, con il loro padre Carlo.
Carlo che, in questo scatto amatoriale, rimprovera a mezza bocca William ed Harry, colpevoli di cedere al pianto davanti ai fiori deposti spontaneamente dal popolo, per la la loro mamma. Ragazzi a cui è quasi proibito respirare durante tutta la lunga cerimonia.
Una bellissima foto, quella sullo yacht, selezionata per la locandina del film del 2013, in cui è protagonista Naomi Watts. Una foto che emana una raggiunta, triste, libertà con la quale chiudiamo questo veloce omaggio a Diana Spencer una donna fragile, ma coraggiosa come pochi al mondo. E quest’ultimo, con tutte le sue miserie e malvagità, non può fare a meno di inchinarsi e di trattenere una lacrima al ricordo di Lady D.
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