Villa Pannone Ferrara

Caratteristica villa in stile liberty internazionale di inizio XX secolo

Vito Tricarico

Al limite del territorio di Palo del Colle e al confine con Palombaio, dopo aver superato zona Piano, sorge villa Pannone-Ferrara, aristocratica magione costruita all’inizio del XX secolo, allorquando la zona era  prevalentemente  vocata  alla coltivazione dell’uva.

Annunciata da una fila di altissimi alberi che conferiscono alla struttura eleganza e frescura, si affaccia sulla strada e domina su una vasta piana. E’ protetta da una cancellata in ferro battuto, che si apre nella parte centrale per il varco d’ingresso, custodito da due colonne in materiale lapideo, sormontate da due artistiche pigne in pietra. Il complesso architettonico sorgeva in stile liberty-internazionale e riprendeva quanto suggerito dai nuovi progetti architettonici a Bari e nella Puglia. In campagna, villa Pannone, traendo ispirazione dalla natura nella quale andava a  collocarsi, rimandava al modello di villa rustica degli antichi romani.

Ingresso villa Pannone Ferrara

Si compone essenzialmente di due parti distinte collegate da un artistico porticato centrale composto da cinque arcate, che immette in un ampio spazio interno, al cui centro troneggia un’altissima palma. La parte a destra, su un solo livello, è  la zona destinata al massaro e alla sua famiglia, alla stalla ed alla cantina. Se l’ingresso dell’antica stalla è sormontata da un’artistica testa di cavallo, il fronte della cantina é decorata da elementi scultorei di putti danzanti che rimandano alla mitologia di Bacco. A impreziosire il prospetto di questa parte, sculture che rappresentano villani in caratteristici abiti ottocenteschi, dominano dall’alto del fabbricato.

Lato riservato a stalla e cantina

La parte a sinistra del porticato è quella riservata al proprietario e alla sua famiglia. E’ disposta su due livelli, con il prospetto che si affaccia sulla strada di un acceso colore rosso pompeiano. La struttura termina posteriormente con un’artistica torre disposta su quattro livelli. Essa conferisce alla magione una importanza derivanti dalla classicità della struttura, unita al valore di sicurezza che una torre può conferire. A completare la percezione e l’idea del modello di vita praticato nella villa, non poteva mancare ed è ancora presente, nell’angolo di confine sulla sinistra, l’artistico tempietto della famiglia dedicato alla santa Vergine del Rosario come da scritta scolpita a chiare lettere: DEIPARAE VIRGINI ROSARII DICATUM – A. D. MCMII

Le forme classiche della magione, esaltate dal rosso pompeiano, dal colore ambrato della pietra di Trani utilizzata nella costruzione, unite alla ospitalità dei proprietari e della famiglia degli operatori presenti, fanno di questa antica e classicheggiante struttura, un luogo eccezionale che rimanda ad uno stile di vita orami desueto ma pur sempre in cima alle aspirazioni di tanti cittadini che aspirano a vivere la modernità in uno scenario classicheggiante ed armonioso. Mi piace riportare una descrizione di Villa Pannone-Ferrara scritta da Caterina Bisceglie per il giornale Primo Piano:

Per disposizione funzionale e concezione spaziale, la magione costruita dal ricco latifondista bitontino, riflette il modello di villa rustica descritto nei trattati di Catone, Varrone e Columella. Analogamente ad una villa romana d’età repubblicana o tardo repubblicana, l’edificio progettato da Ambrosi si compone essenzialmente di due zone: la “pars dominica” e la “pars massaricia” a sua volta suddivisa in “pars rustica” e “pars fructuaria” destinate ai lavoratori dell’azienda e alla lavorazione dell’uva … I grappoli d’uva, dopo essere stati raccolti, pigiati e trasformati in mosto, subivano il processo di fermentazione in grandi tini all’interno delle cantine superiori. Dopo la svinatura e la seconda fermentazione, il vino veniva travasato in grandi barriques e portato ad invecchiare nelle cantine inferiori … Le forme classiche, il colore ambrato della pietra e quello rosso pompeiano dei prospetti che ricordano le antiche ville romane, la presenza di elementi scultorei che rimandano alla figura mitologica di Bacco e la dimensione sacrale della spazialità, fanno di villa Pannone-Ferrara un luogo di-vino.”

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