2021 Cosa resta di questo anno?
La Giustizia no di certo, una giustizia corrotta e pressapochista che condanna il piccolo e mette in libertà il criminale…….
Maria Catalano Fiore
Ogni anno ha i suoi pro ed i suoi contro, giornate positive o negative e tutta una serie di avvenimenti politici, una serie di perdite vicine o di personaggi pubblici …..
Proviamo a ricapitolare questo anno particolare: i nostri atleti hanno vinto tutto quello che era in palio, sono stati straordinari. Ma noi Italiani si sa diamo il meglio di noi proprio nei momenti “peggiori” per tutto il resto.
Ma siamo disorganizzati comunque, a momenti ci abbracciamo davanti al precipizio, a momenti guerreggiamo incuranti o quasi dei morti per Covid, delle aziende che chiudono, della gente che perde il lavoro, degli obblighi imposti dall’Europa, ma siamo sempre pronti a polemizzare, litigare dopo uno scampato pericolo. Siamo avvelenati da ideologie giuste o sbagliate anche davanti alla gravità della Pandemia.
Abbiamo subito variazioni politiche ed altre ce ne saranno, gravati da spese incredibili per banchi a rotelle e mascherine farlocche rimandando ancora una volta il problema della reale agibilità delle nostre scuole ormai obsolete. Sorgono regole e disposizioni assurde per poi essere abrogate dopo qualche giorno.
Ci auguriamo che il 2022 sia un anno di speranza, ma per il momento continuiamo a subire regole inventate sul momento, pronte all’uso, ma dal contenuto nebuloso, a volte insensibile.
Di sicuro c’è un aumento della tassazione, delle bollette del 55% per la corrente elettrica e 41,8% per il gas, spese fondamentali per ogni famiglia, ma di contro non aumentano gli stipendi, meno che mai le pensioni, anzi aumenta la mancanza di una entrata certa, ma come faremo? Eppure i nostri politici ci parlano di ripresa, che, sinceramente non si vede.
Proviamo a guardare gli avvenimenti realmente notevoli avvenuti durante il 2021: abbiamo vinto un Nobel alla scienza che mancava da ben 58 anni, Nobel per la fisica a Giorgio Parisi (Roma 1948), fisico teorico all’Università della Sapienza di Roma, vicepresidente all’Accademia dei Lincei. Il precedente Nobel era stato vinto dall’ing. Giulio Natta(1903-1979) nel 1963.
Nessuno si aspettava un tale successo planetario, ma anche la musica italiana, con i Maneskin, è stata una specie di cometa che ha attraversato non solo il genere Pop, ma diverse espressioni musicali in crescendo: Vincitori del Festival di Sanremo, dell’Eurovision, aprono il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas e annunciati come candidati ai Grammy Awards, una escalation mai capitata a nessun artista italiano.
Poi abbiamo subito la vergogna di un’America che si ritira dalla storia con una paradossale marcia indietro dall’Afghanistan dopo anni e dispendio di vite, anche italiane, inutilmente. E scene raccapriccianti di gente che tenta disperatamente di fuggire. E non è tutto, Joe Biden 46° presidente Americano che punterebbe contro la Cina, ma contemporaneamente ne favorisce i commerci ed il progresso, oltre al predominio dilagante.
La Russia ammassa 175.000 soldati sul confine ucraino.
L’Iran si rafforza ed umilia tutti, ma è chiaro che l’America non interverrà. Biden alla guida degli Usa è solo l’ultima delle scelte di guida insensate per una nazione così immensa e carica già di enormi problemi interni irrisolti da decenni.
Per la Cultura si prospettano tempi sempre più problematici, ormai sono stati attaccati anche il nostro linguaggio, la libertà di pensiero e di espressione, quella di satira e di critica. Dalla esaltazione a parlare soltanto in un cero modo siamo passati a cancellare tutto il resto; la grammatica è quasi abolita, per non offendere qualcuno di preferisce stuprare un lingua.
E L’Arte? l’Arte come la Fenice rinasce sempre dalle sue ceneri, anzi si può affermare che è in atto una specie di pulizia generale, per cui dura ed emerge solo l’artista che ha realmente valore, chi ha da lanciare davvero un messaggio. Sono in atto mostre strepitose come Pieter Brueghel ( morte 1569) a Napoli, pittore olandese padre del Rinascimento nordico; Giovanni Boldini il grande ritrattista della Belle Epoque (1842-1931) in mostra a Bologna, ma anche, in parte, a Barletta a Palazzo della Marra, con le opere del grande Giuseppe De Nittis; la superstar Jeff Koons a Palazzo Strozzi a Firenze, ha riaperto la Pinacoteca Metropolitana di Bari con visite guidate su appuntamento. Sono segnali da non sottovalutare. Vedremo tanto altro prossimamente, nuovi orizzonti, movimenti, Arte Vera!
Altra nota dolente, le perdite in quest’anno, di persone care per Covid, o altro, o anche soltanto perché ai portatori di altre patologie gli ospedali o ambulatori sembrano preclusi.
E così abbiamo perso persone note o meno, artisti di fama internazionale e critici, designer, fotografi e galleristi:
Il celebre poeta beat Laurence Ferlighetti, cofondatore della libreria City Lights di San Francisco.
Giuseppe “Peppino” Rotunno, Maestro della Fotografia del Cinema.
Il grande fotografo di moda Giovanni Gastel. Con una mostra in parallelo anche alla Triennale di Milano.
Carla Fracci, étoille, insegnante e coreografa, “prima ballerina assoluta” secondo il New York Times.
Franco Battiato: il grande cantautore italiano, ma anche pittore e regista.
L’artista Achille Perilli, maestro dell’astrattismo italiano, leader del gruppo FORMA 1.
La grande regista Lina Wertmuller
Abbiamo perso la nostra Raffaella Carrà.
Senza dimenticare il Principe Filippo di Edimburgo, consorte della regina Elisabetta II, morto sulla soglia dei 100 anni.
E tanti altri che salutiamo per un’ultima volta. R.I.P.
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