A Roma come in riviera ligure

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San Valentino fa dimenticare il Covid. Dove più dove meno in tutt’Italia non si contano gli assembramenti per l’occasione della festa di san Valentino, ed i concomitanti Carnevale e saldi.

A Ventimiglia i francesi si sono riversati nei ristoranti e bar-ristoro insieme a molti liguri, incuranti dei pericoli e dei divieti connessi alla zona arancione. L’ira del Questore: “una sconfitta”. Lo Stato messo sotto i piedi, complice il Governatore ligure.

A Roma la polizia locale è intervenuta per chiudere Fontana di Trevi, ma in tutto il centro e nei vari quartieri assembramenti ovunque. A Napoli folla sul lungomare, traffico in tilt e ristoranti col tutto esaurito e clienti stipati.

Fra quindici giorni, anche meno faremo i conti con la realtà; d’altro canto il negazionismo, l’invettiva contro chi, da scienziato, mette in guardia dai pericoli, legittimano certi comportamenti. C’è chi legge poco ed ascolta solo chi grida di più, pensando solo a raccattare due consensi facili, fregandosene dei morti che dovrebbe portarsi sulla coscienza, tanto una coscienza non l’ha mai avuta.

Questo non è tanto un Paese povero, quanto un povero Paese. Ci vorrebbe un novello Maestro Manzi in tv ad acculturare le masse, ma ad impossibilia nemo tenetur (all’impossibile nessuno è tenuto) e Manzi era un uomo e qui ci vorrebbero miracoli da Santi o forse più in alto.

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