Addio alla “Signora in Giallo”
Tutti l’abbiamo conosciuta, amata e seguita Angela Lansbury. Da anni i vari episodi della “Signora in Giallo” rimbalzano a ritmo continuo da un canale televisivo all’altro.
Maria Catalano Fiore
La “Signora in Giallo”, Angela Lansbury, tutti l’abbiamo conosciuta. Un ruolo televisivo molto particolare per una attrice dalla lunga carriera cinematografica e teatrale (oltre 75 anni). Un ruolo accettato, quasi per gioco, per accontentare uno dei suoi figli, il regista Anthony Pullen Shaw.
Una lunga carriera per la “Dama” reale, insignita da S.A. Elisabetta II nel 2013. Una morte serena, nel sonno, nella sua casa di Los Angeles.
Angela Brigid Lansbury (16 ottobre 1925-11 ottobre 2022) attrice, doppiatrice e scrittrice britannica-irlandese, naturalizzata statunitense, vincitrice di innumerevoli premi e riconoscimenti, ben due stelle sulla prestigiosa “Hollywood Walk of Fame”, sino all’ “Oscar alla carriera” nel 2014.
Una lunga vita, tra pochi giorni 97 anni, costellata di tutto: nata a Londra, figlia di un’attrice e di un commerciante ed attivista politico, coltiva sin da piccola la sua passione per la recitazione. Orfana di padre a soli nove anni, dopo aver cominciato gli studi in Inghilterra, durante il secondo conflitto mondiale, si trasferisce, con sua madre e i due fratelli minori, gemelli, nati nel 1930, Edgard (poi regista teatrale) e Bruce (produttore televisivo), in America, dove li prosegue.
Per sopravvivere e, pagare la retta, Angela e sua madre si adattano a lavori saltuari, soprattutto come commesse, sino al 1942 quando viene assunta come cantante cabarettista e fa dei provini per la MGM.
Angela gira il suo primo film “Angoscia” di George Cukor ( 1899-1983) nel 1944, affiancando Ingrid Bergman, (1915-1982) nel ruolo di una sfacciata cameriera, e viene candidata all’Oscar.
Nel 1945 nuova candidatura, all’ Oscar, e il suo primo “Golden Globe” per il “Ritratto di Dorian Grey” uno dei migliori adattamenti cinematografici del romanzo di Oscar Wild, regia di Albert Lewin (1894-1968).
Nel 1947, sempre con Lewin, gira “Il Disonesto” trasposizione del “Bel Ami”, capolavoro di Guy de Maupassant.
Prende il via così una lunga e diversificata carriera: appare in ogni genere di film, dal musical al western, affiancando ed affiancata da attori ed attrici importanti dal biblico “Sansone e Dalila” (1949), dal drammatico “La lunga estate calda” (1958) con Paul Newman (1925-2008) e Orson Welles (1915-1985), al film Disney “Pomi di ottone e manici di scopa“(1971) al più recente “Piccole donne”(2017)
I suoi ruoli sono versatili, le donne a cui presta il volto, età imprecisate, ha un viso duttile, una recitazione impeccabile. Nel 1948, su suggerimento di Katharine Hepburn (1907-2003), affianca Spencer Tracy (1900-1967) nel film a sfondo politico “Lo stato dell’Unione” di Frank Capra (1897-1991). Ha interpretato persino il ruolo della madre di Elvis Presley (1935-1977) in “Blue Hawaii”.
Nel 1962 una terza candidatura all’Oscar ed un secondo Golden Globe per “Vai e uccidi”.
Nel 1980 fa una grande interpretazione in un “Giallo” interpretando Miss Marple (personaggio creato da Agatha Christie) in “Assassinio allo specchio”, dopo aver interpretato “Assassinio sul Nilo” (1978), sempre della Christie, con protagonisti quali Peter Ustinov (1921-2004), Bette Davis (1908-1989) e David Niven (1910-1983). E’ ormai classificata come la migliore attrice non protagonista.
A Broadway, la Lansbury è sempre stata accolta bene sia dalla critica che dal pubblico, questo suoi impegno le vale quattro “Tony Award” nella categoria “miglior attrice protagonista in un musical”.
Non abbandona mai il mondo del musical e del doppiaggio Disney: in “La bella e la bestia, da la voce alla caffettiera canterina Mrs. Bric, interpreta il brano “Beauty and Best” che vince l’Oscar come migliore canzone nel 1992.
E’ attiva anche in teatro, ancora premiata, è l’unica attrice ad aver vinto ben 5 Tony Award, in varie categorie, più un Tony Award alla carriera.
Sin dal 1950 Angela è attiva anche in televisione, sempre affiancata da grandi nomi come Bette Davis o Laurence Olivier (1907-1989). Tuttavia è nota al grande pubblico, a livello mondiale, per l’interpretazione della scrittrice Jessica Fletcher nel longevo telefilm “La Signora in Giallo” girato dal 1984 al 1996, seguito da quattro film dal 1997 al 2003.
Indubbiamente uno dei telefilm più trasmessi, a tutt’oggi, dalle varie Tv pubbliche o private. Grazie a questo ruolo ha conquistato sia il record di attrice protagonista, di una serie televisiva, più pagata, sia con il maggior numero di candidature agli “Emmy Award”, diciotto, senza mai riceverne uno.
Nel 2017 è tornata in Tv per interpretare la zia March in “Piccole donne”, ennesima edizione dell’adattamento dal celebre romanzo di Louisa May Alcott.
Nei primi anni novanta il governo britannico la nomina “Commander of the British Empire“. Nel 1995 è nominata “Disney Legend”, ancora altri premi sino al coronamento della sua brillante carriera con l’Oscar nel 2014.
Nella sua vita privata Angela è stata sposata per breve tempo (1945-1946) con l’attore Richard Cromwell (1910-1960), che dichiara, palesemente, la propria bisessualità. Nel 1949 si risposa con l’attore e produttore Peter Shaw (1918-2003), uomo della sua vita, da cui ha avuto i figli Antony Pullen (1952) e Deirdre Angela (1953).
Due figli in gamba come i loro genitori. Diventa felicemente nonna, ed anche bisnonna.
Nel 2010, Angela, concede una intervista video al “New York Times”, concordando la pubblicazione solo dopo la sua morte. Intervista appena pubblicata. Fa effetto risentire la sua vera voce e i tanti aneddoti sulla sua vita e carriera. Colpisce soprattutto la sua ripetuta dichiarazione: “Sono stata una brava attrice e non solo un bel viso”.
R.I.P. Signora in giallo! Ci mancherai.
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