Aggredito da due bulli ragazzino di 11 anni

Undicenne aggredito brutalmente nel brindisino da due bulli, ragazzini come lui, finisce in ospedale. Il paese e la scuola reagiscono alla violenza.

Rocco Michele Renna

La giornata mondiale contro il bullismo si è celebrata poco meno di due mesi fa, lo scorso 7 febbraio, evento dedicato anche al cyberbullismo. Le azioni violente dal vivo e in rete sono sempre più frequenti, soprattutto negli ambienti scolastici, dove troppo spesso si manifestano comportamenti aggressivi tra coetanei. Quello che è avvenuto a San Pietro Vernotico (Brindisi) va, però, ben oltre la spavalderia adolescenziale, sfociando in pura violenza.

Erano le 21.00 di sabato scorso 25 marzo, quando il bambino, un ragazzino di 11 anni che frequenta la prima classe della scuola secondaria di primo grado del comprensivo “Ruggero De Simone”, si era fermato vicino al parco del paese di San Pietro Vernotico, in Provincia di Brindisi. Aveva appena salutato i suoi compagni di un sabato pomeriggio di svago e attendeva che i genitori lo andassero a prendere per tornare a casa insieme.

Dal branco di ragazzini più grandi sono partiti due bulli, gli si sono avvicinati, lo hanno picchiato con calci e pugni e, quindi afferrato per il collo, da uno dei due aggressori, sbattuto di testa contro un furgone parcheggiato.

Dopo la brutale aggressione i due delinquenti si sono dati alla fuga. I genitori del ragazzino, giunti sul posto, hanno avuto l’amara sorpresa di trovare il figlio ferito e lo hanno portato subito al Pronto Soccorso. I sanitari, che lo hanno preso in cura, gli hanno riscontrato un trauma cranico, nonchè ferite ed escoriazioni.

San Pietro Vernotico, non disposta ad assistere passivamente a simili atti di bieca malvagità, esprimere vicinanza e solidarietà alla giovanissima vittima ed ha indetto una manifestazione anti-bullismo.

Ancora una volta adolescenti, dunque, si rendono responsabili di azioni talmente gravi. La prima a reagire è la scuola che ha inteso dare un segnale forte e una risposta concreta a difesa di un suo giovanissimo allievo vittima di violenza.

Un fatto gravissimo che ha notevolmente scosso l’opinione pubblica e, di fronte al quale è doveroso riflettere e porsi domande.

La preside dell’istituto comprensivo, Loreta Chirizzi ha così commentato: “Un fatto gravissimo che ci mette in una posizione di voler dare un segnale come scuola, per smuovere le coscienze di grandi e piccoli, ma lo faremo solo quando il ragazzino sarà pronto, per il momento manteniamo un profilo basso e pensiamo solo ad accoglierlo nel migliore dei modi se, come previsto, tornerà a scuola domani”.

I compagni della classe ma anche gli altri giovani studenti, una volta appresa la notizia, si sono mobilitati per manifestare la loro vicinanza e offrire un’accoglienza calorosa al piccolo, che sta vivendo con un forte senso di disagio quanto gli è accaduto nei giorni scorsi. Al di là del danno fisico, del male ricevuto, dei soprusi subìti da vigliacchi più grandi che hanno deciso di pestarlo in modo violento, con particolari che lasciano senza parole, l’undicenne pare provi, ovviamente, un forte senso di disagio a tornare alla sua quotidianità.

A detta dei cittadini, pare che non sia insolito, che in quella zona del paese, nonostante si tratti di un parco pubblico aperto ai giovani e alle famiglie con bimbi piccoli, si verifichino episodi di violenza o di vandalismo. Già in passato c’erano stati gruppi di giovani che si erano accaniti contro gli arredi pubblici, ma arrivare a pestare un ragazzino è una bieca storia di cui ci si dovrebbe sentire tutti responsabili.

Sulla vicenda ora indagano i Carabinieri. Utili alle indagini potrebbero rivelarsi le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza esistenti in zona, che potrebbero contribuire all’identificazione dei due vili aggressori.

Intanto sia i compagni di scuola del ragazzo che il personale docente hanno fatto sapere che vogliono scendere in piazza per chiedere che per la sicurezza si faccia qualcosa in più a San Pietro Vernotico.

Il direttore e la redazione de lavocenews.it esprimono ogni solidarietà alla giovane vittima ed ai suoi genitori del bambino e condivide con la città intera e le istituzioni scolastiche del luogo l’auspicio che le forze dell’ordine diano alla comunità quella sicurezza indispensabile, anche a permettere la crescita economica, turistica e sociale del paese.

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