Altra tegola per Israele: con gli attacchi a Gaza cresce popolarità di Hamas

I sondaggi del Centro palestinese per l’indagine e la ricerca politica ribaltati dalla Reuters danno Hamas in crescita esponenziale-

Gianvito Pugliese

Afferma oggi la Reuters che “tre palestinesi su quattro credono che l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele sia stato corretto, e che la conseguente guerra di Gaza abbia fatto aumentare il sostegno al gruppo islamico sia lì che in Cisgiordania”. Il sondaggio è stato effettuato da “un rispettato istituto elettorale palestinese“.

In parole povere Netanyahu non ne ha azzeccata neanche una per sbaglio. Tutto il suo agire e le sue decisioni affossano Israele sia in campo internazionale che sul versante palestinese. Impossibile riuscire gradito alle vittime dei tuoi bombardamenti indiscriminati.

L’indagine svolta dal Centro palestinese per l’indagine e la ricerca politica (PCPSR) è stata pubblicata. E cresce nel mondo civile l’allarme internazionale per il crescente numero di civili palestinesi massacrati nella controffensiva israeliana al suo terzo mese. Sempre più vicina l’accusa di genocidio, che è il reale obiettivo di Netanyahu e degli estremisti di destra che lo sostengono.

Tornando al sondaggio “il 72% degli intervistati ha affermato di ritenere che la decisione di Hamas di scatenare la furia transfrontaliera nel sud di Israele fosse “corretta” dato il risultato ottenuto finora, mentre il 22% la ritiene “sbagliata”. Gli altri erano indecisi o non hanno dato risposta”.

La situazione nella striscia di Gaza mostra oggi un’Hamas ormai, dopo tanti morti palestinesi, soprattutto bambini, decisa a distruggere Israele, governare a Gaza esautorando di fatto l’Autorità Palestinese (AP) che esercita un governo limitato solo in Cisgiordania.

Il PCPSR – Centro palestinese per l’indagine e la ricerca politica ha confrontato i risultati attuali con quelli prebellici: “il sostegno a Hamas era aumentato a Gaza e più che triplicato in Cisgiordania, che ha registrato i livelli di violenza più alti degli ultimi anni, con ripetuti scontri mortali tra truppe israeliane, coloni e palestinesi“.

I dati coordinati mostrano il 52% degli abitanti di Gaza e l’85% degli intervistati della Cisgiordania – in altri termini il 72% di tutti i palestinesi – soddisfatti per come Hamas si sta comportando in guerra. Solo l’11% dei palestinesi si dichiara favorevole al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che ha visto la sua popolarità letteralmente crollare per l’impasse quasi decennale dei negoziati sponsorizzati dagli Stati Uniti sulla creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele. Un negoziato senza sbocco essendo osteggiato dall’attuale governo israeliano.

A fronte del 7 ottobre (in foto di copertina) che ha segnato circa 1.200 israeliani uccisi e circa 240 sequestrati (dati del governo israeliano) almeno 18.608 palestinesi, con un’altissima percentuale di minori, sono stati uccisi nella guerra di Gaza dall’esercito e l’aviazione con la stella di Davide. Ai morti bisogna aggiungere che “la maggior parte dei 2,3 milioni di residenti di Gaza sono stati sfollati a causa dei diffusi attacchi israeliani“. Tutta povera gente rimasta senza casa e senza un tetto sulla testa.

Il PCPSR rivela altresì che, dal sondaggio è emerso che solo “il 44% degli abitanti di Gaza avrebbe cibo e acqua sufficienti per un giorno o due, mentre il 56% ne è totalmente privo e che quasi due terzi degli intervistati di Gaza – il 64% – hanno affermato che un membro della loro famiglia è stato ucciso o ferito durante la guerra”.

Dati che parlano da soli e non occorre commentare. Salvo i partigiani, come tali privi di qualsiasi credibilità, nessuno può trarre conclusioni diverse da quanto emerge.

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