Ammutinamento spaziale contro il Cremlino

Ammutinamento dei tre astronauti russi. Non hanno abbandonato ed hanno agganciato la ISS. Indossavano una tuta giallo con strisce blu, i colori dell’Ucraina

Lidia Petrescu

E’ avvenuto il primo ammutinamento spaziale della storia. Nonostante l’eccezionalità dell’evento, niente urla, comunicati stampa dell’agenzia spaziale interessata. Non c’è scappata, magari per sbaglio, neanche una dichiarazione roboante. Sul fatto è caduta una cortina di silenzio.

Ai tre cosmonauti russi, che venerdì notte hanno agganciato la Iss a bordo della Soyuz Ms-21, è servito però un cambio di tuta. In volo dalla Russia erano stati ripresi e mandati in onda con indosso un’uniforme blu. Ma al momento dell’ingresso nella Iss, i tre erano in giallo, con evidenti strisce blu. Un messaggio fin troppo esplicito, anche alla Russia che li aveva spediti nello spazio (e magari adesso ce li lascerà anche oltre i mesi previsti ) e prova a smentire che si tratti di un atto deliberato pro Ucraina.

La tuta con i colori dell’Ucraina

L’agenzia spaziale di Mosca Roscosmos ci ha tenuto a precisare che «a volte il giallo è solo giallo». E che Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov provengono tutti dalla stessa università, la Bauman, che ha quei colori nel logo. Giustificazione «scricchiolante». Artemyev, aceva aggiunto: «È arrivato il nostro turno di scegliere un colore. E, in effetti, avevamo accumulato molto materiale giallo che andava usato. Ecco perché dovevamo indossare il giallo».

I tre hanno abbracciato i connazionali Anton Kaplerov e Pyotr Dubrov, il tedesco Matthias Maurer dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e gli americani Raya Chari, Thomas Mashburn, Kayla Barrow e Mark Vande Hei della Nasa. L’aggressione russa all’Ucraina ha fatto saltare la missione su Marte, ma la collaborazione tra agenzie spaziali per gestire la Iss è rimasta aperta. Anche perché c’erano sette esseri umani in orbita e altri quattro ne arriveranno ad aprile, compresa la nostra Samantha Cristoforetti.

A Mosca gli squilli di tromba per “il primo equipaggio totalmente russo ad arrivare sulla Iss” sono stati fermati dalla propaganda del Cremlino che ha optato per un silenzio imbarazzato per l’immagine dei tre eroi del Cremlino che salutavano il mondo indossando i colori dell’Ucraina.

Nel 1957 i russi spedirono in orbita la cagnetta Laika sulla Sputnik senza nessuna possibilità di sopravvivere. Oggi l’ammutinamento dei tre cosmonauti è un «mayday» lanciato alla Russia. Rispettate l’Ucraina. Fate la pace. Ora c’è da temere che ai tre cosmonauti, Mosca riservi lo stesso destino diverso della povera Laika.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Grazie.