Anonymus entra nelle “stanze sacre” di Putin

Ma soprattutto s’impossessa e diffonde dati sensibili sui soldati russi in Ucraina

Gianvito Pugliese

Gli hackers non demordono. A sorpresa The Black Rabbit World, un gruppo di hackers legato ad Anonymous, ieri ha ottenuto l’accesso alla rete televisiva del Cremlino. La prova su Twitter, dove sono stati pubblicate alcune sequenze del 4 marzo prive di audio. Vi si vedono sale conferenze o seminari web in atto. “Non ci fermeremo finché non riveleremo tutti i vostri segreti. Non riuscirete a fermarci. Ora siamo all’interno del castello, Cremlino“. Questo il loro commento.. 

Non è la prima volta, dall’inizio della guerra in Ucraina, che i pirati informatici attaccano Mosca e Vladimir Putin. Avantieri, Anonymous ha reso noto di aver violato e messo in Rete i dati personali sensibili relativi a 120mila dei soldati russi del contingente d’invasione.Obiettivo? Portati tutti dinanzi a un tribunale “per crimini di guerra“. Sono state diffuse date di nascita, indirizzi, numeri di passaporto e le unità militari di riferimento. Anobymus, che ha dichiarato “guerra informatica” al governo russo pochi giorni dopo il 24 febbraio- assicura che continuerà la sua battaglia “fino a quando la Russia non fermerà la sua aggressione“. 

Anonymous chiarisce che il suo obiettivo è: “far fuori Putin. Il modo più pacifico per mettere fine al conflitto è che il popolo russo si sollevi contro Putin – diceva il gruppo in un filmato diffuso settimane fa -. Siete intrappolati dietro una cortina di ferro di propaganda, con il vostro governo che tenta di escludervi dal discorso internazionale, spaventato da quello che potreste scoprire. Il regime sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell’Ucraina, che ha causato una massiccia crisi di rifugiati e innumerevoli morti”.

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