Arrestato padre violento che maltrattava il figlio disabile di 11 anni

Un inferno domestico, l’orribile scoperta nell’hinterland sassarese, e l’intervento decisivo della Squadra Mobile grazie al “Codice Rosso”

Rocco Michele Renna

Nell’hinterland sassarese, un dramma familiare ha portato all’arresto di un uomo accusato di perpetrare terribili abusi fisici e psicologici nei confronti del proprio figlio disabile di undici anni. L’arresto è avvenuto grazie all’intervento tempestivo e determinante della Squadra Mobile di Sassari, che ha operato in conformità con le nuove procedure di tutela del “Codice Rosso”.

L’indagine è stata innescata da una segnalazione che ha denunciato le atroci violenze subite dal bambino all’interno della propria abitazione, in compagnia dei suoi familiari. Questo segnale di soccorso, purtroppo, aveva trovato un orecchio sordo tra i parenti più stretti, creando un silenzio complice che ha contribuito a prolungare le sofferenze del giovane.

I poliziotti della Squadra Mobile, agendo sotto il coordinamento della procura della repubblica di Sassari, hanno avviato un’indagine dettagliata che ha rivelato una storia di orrore e brutalità. Gli investigatori, supportati da intercettazioni ambientali audio e video, hanno ricostruito con precisione gli atti di violenza commessi dal padre nei confronti del figlio indifeso.

La narrazione emersa dalle prove raccolte dipinge un quadro raccapricciante di maltrattamenti fisici, schiaffi, cinghiate, insulti e minacce di morte inflitte al bambino disabile quotidianamente. Il Tribunale, di fronte a tale evidenza, ha disposto il trasferimento immediato del giovane in una struttura protetta e specializzata, garantendo così la sua incolumità e il suo diritto a una vita priva di violenze.

Il successo di questa operazione è stato possibile grazie alle nuove procedure di tutela del “Codice Rosso”, che hanno consentito un intervento immediato per proteggere la vittima. Questo caso sottolinea l’importanza di una risposta rapida e efficace da parte delle autorità competenti di fronte a situazioni di violenza domestica, specialmente quando coinvolgono persone vulnerabili.

Questo triste episodio richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione e vigilanza nella comunità per prevenire e segnalare casi di abuso domestico. La violenza non può essere tollerata, e il sostegno della società è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di chi è vittima di maltrattamenti.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.