Avviata la distribuzione del vaccino.
Dosi in distribuzione in Italia, Francia e Germania
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Ieri, dopo aver attraversato il Brennero il vaccino, scortato dai Carabinieri è arrivato allo Spallanzani. L’arrivo era previsto per il pomeriggio ma evidentemente il convoglio non ha fatto soste e deve aver tenuto una discreta velocità se alle 11,20 è stata effettuata la consegna all’ospedale romano.
Domani comincia la distribuzione sul territorio nazionale. Per prima cosa parte delle dosi prenderanno la via per pratica di mare, dove sono attese da cinque aerei delle forze armate (due C27J dell’Aeronautica, due Dornier Do. 228 dell’Esercito e un P-180 della Marina), che consentiranno alle prime dosi di raggiungere le mete più lontane.
E da stamane poco prima delle La vaccinazione inizierà domani anche in Francia, come in tutta l’Unione Europea. Le prime iniezioni avverranno in due istituti per anziani, a Sevran e Digione. Una scelta diversa da quella operata in Italia dove si è deciso di partire con la somministrazione al personale sanitario, ritenuto più esposto ai pericoli di contagio.
Circa 19.500 dosi del vaccino, il primo stock destinato alla Francia, afferma l’Assistance publique-Hôpitaux de Paris, strasportate a bordo di un camion frigorifero, hanno viaggiato dallo stabilimento Pfizer di Puurs, in Belgio fino alla Capitale francese.
Da Berlino le dichiarazioni del Ministro della Salute Jens Spahn secondo il quale: ” In Germania i centri per le vaccinazioni contro il Covid sono pronti al decollo. E anche i team sono pronti .” Vaccinazioni, dunque da domani, ed ha aggiunto: “Questo vaccino è la chiave per sconfiggere la pandemia. È la chiave per riavere la nostra vita indietro, l‘autunno, l’inverno e anche il Natale del prossimo anno non dovranno essere all’insegna della pandemia“.
Ha poi comunicato che entro la fine dell’anno alla Germania saranno consegnate 1,3 milioni di dosi di vaccino Biontech Pfizer ed entro la fine di marzo le dosi previste sono 11-13 milioni. La Germania conta anche sul vaccino di Moderna, che dovrebbe essere autorizzato a gennaio.
Non sarebbe male se il Ministero della Salute italiano tra un decreto e l’altro alla firma trovasse il tempo di far sapere al Paese tempi e quantità di vaccini in arrivo, visto che l’unico dato noto sono le poco meno di 10mila dosi annunciate. Intendiamoci, non è che che sia poca cosa, ma se ai cittadini attiva una parola di speranza e di positività dopo tanto soffrire non è che si sentiranno male.
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