Bari: Inaugurato il Parco ex Caserma Rossani

Domenica inaugurazione del Parco della ex Caserma Rossani, visite ed eventi per tutta la giornata. Spazi dedicati alla cultura, allo sport, ai bimbi ed grandi, ma una piccola grande pecca…….

Maria Catalano Fiore

Inaugurato ieri mattina il Parco dell’ex Caserma Rossani dopo un lungo periodo di sospensione dei lavori dovuto alla pandemia, e finalmente aperto al pubblico approfittando di una delle “Giornate Nazionali del FAI” (Fondo Ambiente Italiano) che si ripeteranno in tutta Italia anche nelle giornate del 26 e 27 marzo.

Gazebo FAI

In questo 2022 le “Giornate del FAI” compiono ben 30 primavere. A Bari presenti da subito con un Capo Delegazione: Gioacchino Leonetti ed una vice: Rossella Ressa.

Abbastanza interessata la presenza dei baresi attratti dal ricco programma di arte, cultura e street food.

L’ex Caserma Rossani ubicata tra i due popolosi quartieri Picone e Carrassi, rappresenta un polmone verde non da poco per questa area cosi povera di spazi idoneamente attrezzati.

La bellissima struttura militare in via di recupero.

La Caserma con una lunga Storia militare alle spalle era ormai abbandonata ed in degrado da anni, oltre a ricettacolo di animali poco urbani, le sue diverse palazzine, a più piani erano diventate dimora di abusivi e clochard.

Adesso, finalmente sono in atto, anche se non ancora completati, i lavori di riqualificazione di questa grande area dove è prevista di ospitare la più grande biblioteca pubblica del Meridione nonché, finalmente, anche la nuova e definitiva sede dell’Accademia di Belle Arti di Bari.

Il sindaco della città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, ne illustra i lavori ma non ieri, era assente giustificato

In futuro dovrebbe diventare uno spazio multiculturale con un enorme Parco Ecosostenibile all’esterno. Questa prima parte dei lavori è stata possibile grazie ad un contributo dell’Unione Europea nell’ambito del “Programma Operativo Città Metropolitane 2014-20”.

L’intero complesso compreso le diverse palazzine e il giardino antistante occupa un’area di circa 80.000 metri quadrati, tra cui 30.000 adibiti a verde pubblico, risistemato ex novo e ri-piantumato con 200 nuovi alberi di specie diversificata dal Leccio, pino, arancio amaro, ulivo, mandorlo, mimosa, eucalipto, acacia, alloro e persino alcuni carrubi; un bel po’ di arbusti di macchia mediterranea oleandro, ginepro, mirto, lavanda, salvia, rosmarino ecc..; la posa in opera di manto erboso e l’istallazione del relativo impianto di irrigazione. Prevista un’area ludica e anche la possibilità di far accedere animali, soprattutto cani, ma ahimè, evidentemente nell’amministrazione della Città Metropolitana di Bari, come al solito, mancano dei cinofili, da quando Anna Dalfino, vedova del mai troppo compianto Sindaco Enrico Dalfino, non ricopre più lo scanno di consigliere, delegata al settore nell’amministrazione Emiliano.

30.000 metri quadri di parco attrezzato in parte piantumato

Una grave pecca su questo bellissimo spazio: infatti abbiamo attraversato i cancelli dell’ex Caserma e siamo entrati nel parco progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas (Roma 1944) uno dei migliori architetti e designer italiani con studi a Roma, a Parigi e Shenzhen, docente invitato all’Ecole Speciale d’Architecture di Parigi, all’Accademia di Belle Arti di Vienna, Columbia University di New York, e con creazioni e parchi di tutto rispetto, però….forse siamo noi baresi che, pur possedendo un cane, non ci occupiamo molto delle sue esigenze. In effetti in pochissimi spazi verdi cittadini abbiamo angolini per il nostro amico cane. Angoli sguinzagliatoi dove sgranchirsi liberi con altri, dove defecare (con accurata pulizia ad opera del proprietario). Questa è una nota dolente perché per quanto i padroni possano essere ligi a munirsi di paletta e bustina, per raccogliere le feci, non dimentichiamo che nelle stesse aree giocano anche bambini, a volte piccoli, che tendono a portare spesso le manine in bocca e che, per quanto puliamo, possono residuare virus e batteri da quelle defecazioni naturali. Quindi forse era meglio considerare anche questo in progetto, come sarebbe giusto dotare di questi spazi anche “Largo 2 giugno” o il “Giardino degli aquiloni”, la stessa Pineta San Francesco ed anche altri spazi verdi presenti in città, per i nostri cani e, soprattutto i nostri bambini e mamme. Un piccolo corso da cinofili a Palazzo di Città non guasterebbe. Oddio a dirla tutta non è l’unico corso che sarebbe utile e necessario.

Uno degli ingressi

La parte centrale del giardino è stato dedicato allo scrittore Leonardo Sciascia. Uno scrittore che ammiriamo, soprattutto per la sua lungimiranza, però abbiamo anche tanti scrittori pugliesi e baresi….avremmo omaggiato un indigeno, ecco subito “lezioni di provincialismo”. Classico del provincialismo all’ennesima potenza: mostrare deferenza per i forestieri ed ignorare i grandi uomini del luogo. Ma si sa San Nicola è amante dei forestieni (in realtà “forastir'”), e chi siamo noi per contraddire San Nicola.

Tra gli alberi piantumati (che in una decina d’anni cresceranno) una pista di skateboard sulla destra e un campo di pallacanestro sulla sinistra e spazi ludici per i più piccoli.

Ovviamente sono compresi impianti di pubblica illuminazione e sorveglianza (con ben 18 telecamere).

Entrando in una delle palazzine, quella dell’ex Comando, aperte solo in questa occasione poiché i lavori sono ancora in corso, troviamo esposte in un salone delle divise militari delle due guerre con tanto di stendardo sabaudo prestate dal collezionista Pietro Violante per l’occasione, poi ci sarà una sistemazione più consona.

Divise militari tra le due guerre e stendardo sabaudo

Appuntamenti vari durante la giornata per scolaresche e cittadini con piccoli spettacoli, prevista persino un’Area Writers in cui i baresi hanno disegnato su pannelli al centro del Parco.

E’ stata apposta una targa, sotto un albero di mimosa, dedicata a Caterina Susca, vittima di femminicidio. Un piccolo recupero sul provincialismo da Sciascia. La Susca, tra l’altro era concittadina del Sindaco Decaro.

Un monumento dedicato all’acqua, in memoria di Michele Maggiore: una scultura-fontana alta 4,5 metri, firmata dall’architetto Vincenzo D’Alba, docente presso il Politecnico cittadino, dipinta e incisa per tutta la sua altezza con segni e memorie grafiche che omaggiano l’acqua.

Spazi che saranno dedicati all’Accademia di Balle Arti di Bari

All’interno degli spazi che saranno occupati dall’Accademia di Belle Arti, sono esposte opere varie realizzate nell’ambito di un progetto “Think Green Roundtable” di confronto fra artisti, studiosi, architetti, progettisti, sociologi, filosofi e musicisti.

Elaborati artistici esposti

Per l’occasione si potrà accedere al Parco sia da Corso Benedetto Croce, Largo Sorrentino, sia da via Giulio Petroni.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Graziei