bin Salman inchiodato dagli 007 Usa.
Il principe ereditario ordinò la soppressione del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
GP
“Il principe saudita Muhammad bin Salman approvò l’operazione di Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista saudita Jamal Khashoggi”. E’ questo il succo del rapporto dell’intelligence Usa alla Casa Bianca che Biden ha deciso di dissecretare e rendere di dominio pubblico dopo che Trump aveva preferito tenerlo riservato per preservare l’alleanza strategica con Riad in chiave anti-Iran,
Il documento è il frutto di un’approfondita e lunga indagine svolta dai servizi segreti Usa in ordine alla morte del giornalista Khashoggi, oppositore di bin Salman e editorialista del Washington Post, ucciso e smembrato il 2 ottobre 2018 nel consolato saudita a Istanbul.
La posizione del 35enne principe ereditario era già divenuta molto grave dopo la diffusione di documenti giudiziari canadesi in cui Mbs era atata accertata il diretto collegamento del principe con la compagnia area proprietaria del jet privato usato dal commando che uccise Khashoggi. Si tratta di documenti acquisiti nella causa tra Mbs e Saad al Jabri, lex capo dell’antiterrorismo saudita, in esilio in Canada, i cui figli adolescenti sono stati tenuti bloccati in Arabia Saudita dopo il rifiuto del padre di tornare in patria.
Il principe saudita Mohamed bin Salman non sarà colpito da sanzioni Usa. Il Tesoro americano si appresta invece a varare sanzioni sul generale saudita Ahmed al-Asiri, ex vice responsabile dei servizi di intelligence di Riad, per l’assassinio Khashoggi. Sanzioni anche per la Saudi Rapid Intervention Force coinvolta nell’omicidio.
L’Arabia suadita nega ogni addebito ma i fatti parlano da soli.
Permettetemi di concludere: finalmente un’America diversa dopo quattro anni di buio e vergogne infinite. Piaccia o no gli States restano la maggior potenza militare del mondo e saperla in buone mani, non disposte ad avvallare o coprire omicidi ed altre nefandezze tranquillizza e fa sperare nel futuro del nostro maggior alleato.
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