Blitz anti Covid dei Nas

Nel mirino i bar degli ospedali. Uno su tre è irregolare.

GP

Mentre continuano ad imperversare le anticipazione sul Dpcm che potrebbe uscire questa sera e che Draghi sta ancora limando, arriva la notizia di un blitz dei Nas per verificare il rispetto delle norme anti Covid-19 nei bar degli ospedali. La notizia di per se non è un gran che. Ciò che la rende particolare sono invece i risultati riportati: uno su tre irregolari.

I Nas dei Carabinieri hanno sottoposto a controllo 382 tra bar e servizi di ristoro all’interno degli ospedali per verificare la sicurezza di cibi e bevande in vendita ed il rispetto delle normative anti Covid. I controlli sono stati eseguiti sia su strutture pubbliche che private.

Il bilancio finale è davvero preoccupante con 132 attività trovate in situazioni d’irregolarità. “Dieci persone sono state denunciate per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della sicurezza dei luoghi di lavoro. 128 invece le sanzioni amministrative, per complessivi 125mila euro“. E’ quanto emerge dalle conclusioni dell’inchiesta svolta dai Nas.

Gli ospedali sono, per loro natura, purtroppo possibili, anzi probabili cause di infezione per i ricoverati, infezioni che si definiscono di tipo ospedaliero o nosocomiale (staffilococcus aureus, escherichia coli e preudomonas aeruginosas, i tre batteri più comuni), e sono batteri talmente resistenti che nessuna bonifica li debella, bisognerebbe abbattere l’edificio per eliminarli e chiaramente non è possibile, ma se anche andare a consumare una bevanda o sgranocchiare qualcosa nel bar dell’ospedale in un caso su tre ci espone a pericolo la cosa diventa imbarazzante per il Servizio sanitario nazionale, che poi in realtà è totalmente regionalizzato.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.